mercoledì 16 settembre 2009

Depressione post partum

Moltissime mamme, nei primi giorni che seguono il parto, sperimentano uno stato transitorio di depressione.
Infatti può capitare la neomamma si senta triste senza una vera ragione, oppure pianga sentendosi inadeguata in relazione a tutte le nuove responsabilità che l’attendono.
E’ importante sapere che questo stato d’animo non deve affatto spaventare, in quanto, nella maggior parte dei casi, si tratta di una reazione del tutto naturale e fisiologica dovuta alla stanchezza del parto e all’improvviso riassetto ormonale che si verifica subito dopo la nascita del bambino nel corpo della donna.

Tipologie e cure

- Il baby-blues:
è la forma più lieve e si manifesta con crisi di pianto e stati di tristezza ed ansia; tende a scomparire nell’arco di quindici giorni al massimo e non richiede particolari cure, solamente un po’ di pazienza e l’affetto di amici e familiare della neomamma.

- La depressione post partum:
in questo caso i sintomi sono molteplici e si manifestano in forme mutevoli sia per durata che per frequenza; parliamo di: insonnia o sonno eccessivo, confusione, pianto inconsulto, disinteresse per il bambino, paura di fare del male al bambino o a se stessa, improvvisi cambiamenti di umore, indolenza e affaticamento. La durata di questi sintomi varia da qualche settimana ad un anno; in questo caso sono consigliabili antidepressivi (con conseguente interruzione dell’allattamento) e psicoterapia, da proseguire anche oltre la scomparsa dei sintomi.

- La psicosi post partum:
infine troviamo la forma più grave di depressione e richiede misure mediche tempestive; infatti i sintomi comprendono stati di agitazione, confusione, pessimismo, disagio sociale, insonnia, paranoia, allucinazioni. In questo caso, addirittura, può essere in pericolo la vita del bambino o della mamma stessa. La soluzione è il ricovero in ospedale e una serie di cure adeguate alle forme di psicosi riscontrate.

Le cause

I fattori di rischio che potrebbero incidere sulla comparsa di questo fenomeno sono normali sbalzi ormonali, stati di ansia già durante il periodo della gravidanza, eventi traumatici subiti nell’ultimo anno, difficoltà sociali e conflitti coniugali o familiari. Spesso, la depressione post partum, compare nelle ragazze madri che risultano deboli dal punto di vista emotivo.

Come prevenire la depressione post partum

Pur essendoci delle cause naturali legate alla fisiologia della mamma e ai suoi stati d’animo, è possibile prevenire o quantomeno attenuare le manifestazioni della depressione agendo soprattutto a livello psicologico, sia da parte della mamma stessa che di chi le sta vicino.

Ad esempio, può essere molto utile limitare i visitatori nei giorni successivi il rientro a casa dopo il parto, dormire nelle stesse ore in cui dorme il neonato, ritagliarsi dei momenti dedicati esclusivamente alla mamma e al piccolo come ad esempio cambiargli i pannolini o fargli il bagnetto, seguire una dieta che eviti eccessi, rafforzare il rapporto con il partner, amici e familiari.
Inoltre è importantissimo chiedere aiuto quando se ne sente il bisogno e cercare di mantenere un atteggiamento realistico nei confronti di se stessi e del bambino, con la consapevolezza che si sta per affrontare una situazione che avrà degli alti e bassi ma che nell’arco di pochi giorni passerà da sola lasciando spazio a tutte le gioie più belle che una maternità può donare.

Da parte di tutte le persone che sono accanto alla neomamma, infine, può essere utile offrirle aiuto nei lavori domestici, alleviarle qualche impegno offrendosi di svolgerlo per lei, mostrare disponibilità portando, ad esempio, il neonato a fare una passeggiata con la carrozzina, ascoltarla ed offrirle sostegno.

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