mercoledì 30 settembre 2009

Alcol in gravidanza

Nella società odierna, l’abuso di alcol è sempre stato considerato un atteggiamento tipicamente maschile, assegnando alle donne un consumo nettamente inferiore e moderato.
Tuttavia, fattori come la facilità nel reperire gli alcolici, la “moda” di bere, o il bisogno di ricorrere all’alcol per sopportare tutti i problemi quotidiani di coppia, familiari o lavorativi, possono portare anche le donne ad assumere una quantità eccessiva di alcol, incluse le giovani ragazze in età fertile.

Il rischio di danni prenatali dovuti al consumo di alcol, quindi, non è trascurabile ed è sempre stato un tema molto delicato. Infatti, l’abuso di alcolici (sia regolare che occasionale) durante tutto il periodo di gestazione può provocare gravi danni al feto, che rischia quindi di nascere con gravi handicap permanenti.

Effetti dell’alcol sul feto

Se una donna incinta consuma alcolici, questi giungono direttamente nel sangue del nascituro attraverso la placenta; il feto non è in grado di metabolizzare l’alcol come un adulto, di conseguenza rimane esposto più a lungo ai suoi effetti nocivi.
I danni fetali possono essere prevalentemente di due tipi:

- Fas - Sindrome Alcolica Fetale: colpisce i bambini nati da donne che durante la gravidanza hanno consumato regolarmente alcol; comporta un ritardo nella crescita del feto, danni al sistema nervoso centrale e tipiche malformazioni del cranio e della faccia, come ad esempio microcefalia, micro oftalmia o ipoplasia ad alcune parti del viso

- Arns - Alcohol Related Neurodevelopmental Disorder: si tratta di una sindrome meno "violenta" della Fas che può colpire i figli di "bevitrici moderate". Le conseguenze possono essere problemi comportamentali e intellettivi (quoziente intellettivo minore, problemi con la memoria e problemi alla motricità) e spesso comportamenti di tipo autistico

Fattori che aumentano il rischio

E’ importante sapere che non tutte le esposizioni all’alcol nel grembo materno comportano danni gravi alla salute del bambino, nonostante le probabilità siano davvero altissime; infatti, il rischio di partorire un bambino colpito dalle patologie appena descritte, può essere notevolmente aumentato dai seguenti fattori:

- ovviamente la quantità di alcol consumato durante la gravidanza
- se il consumo è stato cronico od occasionale
- interazione con altre sostanze come medicinali, droghe o tabacco
- predisposizione genetica
- condizioni di vita
- fattori alimentari

Prevenzione e cura

Questi danni fetali causati dal consumo di alcol durante la gravidanza, possono essere evitati grazie ad un’accurata prevenzione.
Infatti è importante che le donne in dolce attesa e i loro partner siano informati sul rischio rappresentato dall’alcol per il nascituro e soprattutto devono sapere che le conoscenze scientifiche attuali non consentono di definire una quantità di consumo di alcol senza rischi per il bambino!
Inoltre, anche dopo la nascita del piccolo, la neomamma deve essere consapevole del fatto che continuerà ad incontrare delle difficoltà: infatti dovrà rinunciare all’allattamento naturale del suo bambino e ricorrere al latte artificiale.

Nel caso in cui una futura mamma abbia fatto abuso di sostanze alcoliche durante la gravidanza, è fondamentale l’intervento immediato del medico, il quale dovrebbe motivarla a smettere di bere o consigliarle di rivolgersi ad un servizio specializzato nel trattamento dei problemi d’alcol.
Infatti, una cura tempestiva, può aiutare il feto a svilupparsi in modo sano nonostante sia stato già esposto a grandi quantità di alcolici.

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