mercoledì 29 aprile 2009

Scegliere l'Asilo nido: i consigli per scegliere quello giusto.

Nella società di oggi, gli asili nido sono una realtà sempre più diffusa.
Il motivo è facile da intuire: molte mamme, quando terminano il congedo di maternità, sono costrette a tornare al lavoro e non è affatto semplice trovare qualcuno che si occupi del loro bambino soprattutto quando è così piccolo. Infatti non tutti hanno la fortuna di avere dei nonni pronti a dare una mano ai neo-genitori e assumere una babysitter a tempo pieno può essere davvero molto costoso.
Quindi, se insieme al proprio partner si sceglie di affidare il proprio piccolo all’asilo nido, bisogna essere consapevoli che si sta per affrontare un periodo molto delicato sia per il bambino che per i genitori stessi.

Tipologie di asili nido

Scegliere la struttura più adatta in base alle nostre esigenze e a quelle del bambino, è indubbiamente la questione più ardua. Al giorno d’oggi, però, possiamo scegliere fra più tipologie, vediamo nel dettaglio quali sono:

- asili nido pubblici: sfortunatamente sono quelli con le liste d’attesa più lunghe, perciò è altamente consigliabile iscriversi con largo anticipo e in più asili contemporaneamente per avere qualche possibilità di assicurasi un posto. Di norma vengono favorite le famiglie con il reddito più basso. Inoltre va ricordato che l’asilo pubblico ha un orario abbastanza rigido, che di conseguenza può non adattarsi alle esigenze lavorative dei genitori

- asili nido privati: in questo caso le liste d’attesa sono molto più veloci rispetto ai nidi pubblici, in quanto queste strutture private hanno costi molto elevati. Gli orari di ingresso e di uscita dei bambini sono molto più flessibili, lasciando in questo modo ampia libertà al genitore di organizzare la sua giornata lavorativa

- asili nido aziendali: anche questi asili sono privati, con la differenza che sono gestiti da un’azienda. Questo tipo di struttura, presente soprattutto all’estero, si sta diffondendo sempre di più anche nel nostro paese proprio per andare incontro alle esigenze dei lavoratori

- micronidi: sono piccoli asili a gestione familiare, allestiti in uno spazio domestico e attrezzati a norma di legge. In queste strutture i bambini ospitati sono sempre un numero molto ridotto e quindi vengono seguiti attentamente da educatrici e assistenti
Parametri per scegliere l’asilo giusto
Per capire se stiamo affidando il nostro bambino ad una struttura più che valida, possiamo innanzitutto effettuare delle verifiche sul campo esplorando la zona di nostro interesse oppure chiedendo pareri ed opinioni a persone di nostra conoscenza che hanno scelto quel nido piuttosto che un altro.

Inoltre possiamo suggerivi ulteriori parametri da tenere in considerazione:

- il personale: l’ideale sarebbe una struttura dove per ogni 6 bambini è presente un’educatrice o un’assistente
- la ricettività: è consigliabile scegliere asili con non oltre 100 iscritti; la maggior parte, infatti, ne accolgono in media tra i 40 e i 70, anche se le migliori strutture sono quelle di medie dimensioni con 40 bambini al massimo, permettendo in questo modo alle educatrici di seguirli senza problemi visto il numero contenuto
- lo spazio: il nido deve avere degli spazi dedicati alle varie attività del bambino, come la pappa, il riposino e quelle ludiche e creative
- gli arredi, i materiali e i giochi: tutto ciò che circonda il bambino deve essere rigorosamente sicuro, accogliente e tranquillizzante per evitare troppi stimoli
- la partecipazione dei genitori: è fondamentale che il genitore venga coinvolto, sia con riunioni periodiche, sia con incontri individuali con le educatrici
- la mensa: i genitori devono essere informati sul menu, stabilito da esperti e, se necessario, bisogna dare la possibilità al genitore stesso di modificarlo secondo le esigenze del bambino
- gli spazi esterni: sono obbligatori per legge, come ad esempio il giardino che deve consentire esplorazioni sicure ed essere attrezzato con dei giocattoli, magari con scivoli e tricicli

Separarsi serenamente

Anche se a volte mandare un figlio all’asilo nido è una scelta obbligata, la separazione resta sempre un momento molto difficile, sia per la mamma che si sente in colpa a lasciare il suo piccolo da solo per tante ore, sia per il bambino stesso che dovrà affrontare il primo vero e proprio distacco dalla famiglia.
Bisogna partire dal presupposto che l’ingresso all’asilo nido deve avvenire gradualmente e rispettando i tempi del bambino, per questo prima del “grande giorno” i genitori dovrebbero far sperimentare al piccolo qualche breve distacco affidandolo, ad esempio, ad una persona di fiducia: all’inizio per un’ora, poi due ore, fino ad arrivare a un intero pomeriggio.
Quando poi inizia il vero inserimento nell’asilo, nella prima settimana la mamma dovrebbe restare con lui un paio d’ore al giorno e gradualmente assentarsi.
Di conseguenza la mamma dovrà avere tantissima pazienza e dovrà essere pronta ad investire moltissimo tempo per aiutare il suo bambino a familiarizzare con questa nuova realtà che lo terrà lontano da casa per parecchie ore al giorno.
Infine ricordatevi che il bambino percepisce lo stato d’animo della loro mamma e del loro papà, molto spesso influenzando il suo comportamento; è per questo che vi consigliamo di farvi vedere sempre sereni e tranquilli, soprattutto al momento dei saluti. Infatti, anche se molto probabilmente il piccolo piangerà mentre vi vedrà andare via, smetterà di lì a breve ed inizierà a giocare con i suoi nuovi compagni di avventura.

martedì 28 aprile 2009

Acqua giusta in Gravidanza e Allattamento

Durante il periodo della gestazione l'organismo modifica i propri meccanismi per adattarsi ad un nuovo stato fisiologico con nuovi parametri endocrino-metabolici. Nelle donne in gravidanza, infatti, si riscontra un alto assorbimento di calcio, ferro e vitamina B12; il calcio in particolare è importantissimo per lo sviluppo scheletrico del bambino; è come se il nascituro si comportasse da “piccolo ladro” del calcio contenuto nello scheletro materno, quindi una carenza di questo minerale sarebbe dannosa non tanto per il bimbo quanto proprio per la mamma.

Si raccomanda per tutto il periodo della gravidanza la somministrazione di 2 litri d'acqua al giorno con composizione controllata, batteriologicamente pura, che risulti classificata, in base al suo residuo fisso, come acqua a media mineralizzazione,. Inoltre, un basso contenuto di sodio aiuta a combattere la ritenzione idrica e il gonfiore frequenti in gravidanza fin dai primi mesi. La futura mamma dovrà quindi scegliere un'acqua minerale carbonato-calcica ricca di calcio altamente assimilabile, accompagnata da un’adeguata assunzione di latte e derivati, anche durante l'allattamento.

Sfatiamo alcuni miti sul consumo di acqua:
1. L'acqua deve essere bevuta al di fuori dei pasti: falso!
Al massimo si allungheranno un pò i tempi della digestione, ma una adeguata quantità di acqua migliora la consistenza degli alimenti ingeriti ed è utile per favorire i processi digestivi.

2. L'acqua fa ingrassare: falso!
Le variazioni di peso dovute all'ingestione dell'acqua sono momentanee.

3. Bere molta acqua provoca maggiore ritenzione idrica: falso!
La ritenzione idrica dipende solo dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo.

4. Bisogna preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per curare la cellulite: falso!
I sali contenuti nell'acqua favoriscono l'eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell'organismo e nei bambini è meglio alternare le acque oligominerali con quelle più ricche di minerali per non impoverire di sali minerali un organismo in crescita.

5. Il calcio presente nell'acqua non è assorbito dal nostro organismo: falso!
La capacità dell'intestino umano di assorbire il calcio contenuto nelle acque è considerata simile a quella relativa al calcio contenuto nel latte.

6. Il calcio presente nell'acqua favorisce la formazione dei calcoli renali: falso!
Le persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, anzi, è stato dimostrato che anche le acque moderatamente ricche di calcio possono costituire un fattore protettivo.

7. L'acqua gasata fa male: falso!
Anzi, l'anidride carbonica migliora la conservabilità del prodotto.

8. Le saune fanno dimagrire: falso!
Le saune fanno semplicemente eliminare sudore e l’organismo reintegrerà prontamente le perdite, quindi il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima.

L’acqua giusta per il neonato
In genere sono consigliate acque con residuo fisso compreso tra 250 e 500 mg/l. Un'acqua, quindi, ricca di microelementi essenziali per la crescita come calcio, magnesio e fluoro, fondamentali per lo sviluppo della struttura ossea e dei denti, è adatta sia ai neonati che ai bambini e può essere indicata per diluire il latte nel biberon e anche per dissetare il bimbo.

mercoledì 22 aprile 2009

Acquisti per il neonato: guida alla scelta

L’arrivo di un figlio è una delle esperienze più belle che un genitore possa vivere.
D’altro canto, però, quest’avventura richiede da parte di mamma e papà un impegno davvero considerevole.
Proprio perché serviranno tantissime energie da impiegare con il piccolo non appena sarà nato, vorremmo cercare di aiutare tutte le future mamme e i futuri papà, fornendo loro una piccola guida su cosa acquistare per assicurare al bebè tutto il necessario per la sua cura e la sua crescita, in modo tale da guidarvi nella costruzione di un nido confortevole ad accogliente.

Scegliere tutto l’occorrente per il neonato, infatti, al giorno d’oggi è davvero un’impresa ardua, in quanto sul mercato possiamo trovare davvero un’infinità di articoli per bambini, di tantissimi colori e modelli.
Quella che vi stiamo per consigliare, è una semplice lista di prodotti e articoli che riteniamo indispensabili nel corredino del bambino, ma che soprattutto vi agevoleranno in questa bellissima avventura! Non abbiate paura di dimenticare qualcosa, vi accorgerete che tutto il resto verrà da sé ascoltando le esperienze di altre mamme, recandovi personalmente nei negozi dedicati all’infanzia o navigando nel Web.

Un primo suggerimento che sentiamo di darvi è di scegliere prodotti di marca per assicurarvi che gli articoli siano conformi alle normative di sicurezza, privi di potenziali pericoli per il bambino ed atossici. Infatti, molto spesso, puntare al risparmio orientandosi su articoli a basso costo in quanto di pessima qualità, può risultare dannoso per la salute e la sicurezza del piccolo.
Se, quindi, si dispone di un budget non troppo alto, cercate sconti di fine stagione, promozioni, outlet o semplicemente modelli di collezioni passate che sicuramente avranno un costo nettamente inferiore rispetto ai nuovi modelli appena usciti, senza però rinunciare alla qualità.

In ospedale

Quando ormai mancano poche ore al lieto evento e ci rechiamo in ospedale, dobbiamo provvedere a portare con noi indumenti e accessori per il neonato che sta per nascere.
Nella maggior parte dei casi, sono gli ospedali stessi a fornire alla futura mamma una lista. Generalmente parliamo di:
- alcune tutine con ghettine in cotone o spugna di cotone, a mezze maniche se è estate o a maniche lunghe se è inverno
- magliette in cotone con mutandine oppure body in cotone
- asciugamano per il cambio del neonato
- calzine
- succhiotto
Non dimenticate, inoltre, i vestitini per quando verrete dimessi dall’ospedale, come ad esempio un completino di lana in inverno o di cotone in estate, un cappellino, un golfino o un sacco imbottito e naturalmente la carrozzina.

Finalmente a casa!

Una volta arrivati a casa, ecco che inizieranno le innumerevoli visite di parenti ed amici per dare il benvenuto al nuovo membro della famiglia; sicuramente in queste occasioni riceverete un’infinità di regali per il bambino che riempiranno il suo guardaroba.
Per questo motivo si sconsiglia di comprare tantissimi vestiti e accessori, in quanto potrebbero rivelarsi decisamente inutili soprattutto durante i primi mesi di vita del bambino che cresce a vista d’occhio.
Di conseguenza, anche se è davvero difficile resistere davanti ad una deliziosa gonnellina o a un buffo cappellino, cercate di prendere ciò che davvero al bambino non può e non deve mancare, ovvero:
- tutina imbottita o sacco
- completino di lana in inverno o di cotone in estate
- cappellino
- tutine in spugna
- golfino aperto sul davanti
- camicine di cotone o lino
- coprifasce
- maglie intime
- mutandine anatomiche
- calzini “primi giorni”
- tutine con le ghettine di spugna
- fascette ombelicali
- bavaglini di spugna

È importantissimo che tutti gli indumenti siano in fibre naturali, pratici da indossare e da togliere e soprattutto comodi.

Riguardo la sua igiene, l’ideale sarebbe prendere accappatoi in morbida spugna, sapone liquido ultradelicato, shampoo, latte detergente, olio, crema, pasta protettiva e fazzolettini igienici per il cambio, polvere aspersoria, garze sterili e fascia a rete per la medicazione del cordone ombelicale, spazzola in setole naturali, pettinino, spugna naturale, forbicine con punte arrotondate, aspiratore nasale, flaconcini di fisiologica per il nasino, cotton fioc, acqua di colonia senza alcol, termometro per la temperatura dell’acqua e termometro per la febbre. E naturalmente tantissimi pannolini!

Per la pappa si consiglia sterilizzatore, liquido sterilizzante, scaldabiberon con termostato, biberon da 260 ml, minibiberon, scovolino e pinza per biberon, tettarelle, tiralatte, coppette assorbilatte, scovolino per tettarelle, un paio di succhiotti e un set di accessori per la pappa.

Nella cameretta del bambino, oltre all’armadio, dovrà esserci per i primi mesi una culla e, per quando sarà più grande, un lettino con rete e materassino in lattice. Inoltre, un mobiletto fasciatoio con vaschetta, cuscino antisoffoco, qualche lenzuola di cotone con relative federe e lenzuola con angoli in maglia, piumone, copriletto estivo, copertina leggera e paracolpi.

Riguardo ai giocattoli non c’è che l’imbarazzo della scelta, l’importante è sceglierli in base all’età del bambino: palestre, carillon, pupazzi, peluche, bambole, giocattoli cavalcabili, giocattoli in legno, giochi per passeggino, giochi per il bagno, giochi da auto e tantissimi altri.

Per il passeggio

Per i primi mesi si utilizzerà la carrozzina che necessita di un altro cuscino antisoffoco, qualche lenzuola di cotone con relative federe e lenzuola con angoli in maglia, copertina di lana e una di cotone ed un materassino climatizzato.
La carrozzina può far parte di un trio ed essere trasformabile in passeggino e seggiolino auto; a questa si aggiungono la borsa porta-tutto, l’impermeabile per la carrozzina e la pagodina per il sole.
Per trasportare il bebè si può scegliere, inoltre, il marsupio ed uno zaino leggero per contenere l’occorrente per gli spostamenti.
Se si porta il bimbo in vacanza, non dimenticate lettino da viaggio e termocontenitori da viaggio.

E per la mamma?

Anche la mamma, durante tutto il periodo della gravidanza e per i primi mesi successivi alla nascita del piccolo, ha bisogno di prodotti specifici creati apposta per lei.
Ad esempio, la famosa valigetta da preparare all’incirca un mese prima del parto in modo tale da ritrovarla pronta al momento dell’arrivo delle prime doglie e della rottura delle acque, viene generalmente riempita con:
- un paio di camicie da notte con apertura anteriore fino alla vita per facilitare l’allattamento
- vestaglia, pantofole, asciugamani ed accappatoio
- qualche mutandina monouso
- un paio di confezioni di assorbenti grandi sterili
- reggiseno per l’allattamento
- coppette assorbi latte e tiralatte
- un rotolo di panno carta da utilizzare come asciugamano per il bidet
- una fascia post parto con velcro o guaina mutandina post parto
- crema antiragadi e fazzolettini detergenti per il seno
- detergente intimo neutro

martedì 21 aprile 2009

Dermatite da pannolino

La dermatite da pannolino è un problema molto frequente che può accompagnare il neonato dalla nascita sino al secondo anno di vita e costituisce motivo di apprensione, spesso ingiustificata, dal momento che solo raramente può essere la spia di malattie cutanee più importanti.
Molto è stato scritto su questo argomento ma ancora non si è trovato un accordo tra dermatologi e pediatri sull’esattezza della diagnosi e sulla corretta terapia da seguire.


Come si manifesta?
La principale manifestazione della Dermatite da Pannolino consiste in un arrossamento della pelle. I fattori responsabili possono essere diversi, ma sono tutti collegati all'irritazione della pelle nella zona genitale/inguinale, caratterizzata dalla comparsa di piccole chiazze rosse, a partire dall'area più a contatto con urina e feci, ovvero ano e genitali. La cute del bambino e’ estremamente delicata e si irrita facilmente, procurando disagio e bruciore per il piccolo. La causa principale è costituita dallo sfregamento del pannolino sulla cute delicata del neonato che , accompagnato anche dalla sudorazione e dal ristagno di urine, porta un elevato rischio di infezione di batteri e funghi.

Quanti tipi di dermatiti esistono?
I tipi di dermatite più frequenti nei lattanti sono:
- la dermatite irritativa, ovvero l’infiammazione della cute dovuta a stimoli irritativi da parte di agenti chimici o fisici (il pannolino appunto);
- la dermatite seborroica, ovvero la manifestazione cutanea caratterizzata dalla comparsa di squame giallo-untuose e che solitamente si localizza sul volto e nelle regioni del pannolino;
- la psoriasi, ovvero una malattia dermatologica caratterizzata da lesioni infiammate ricoperte da piccole squame;
- solo se l'arrossamento da pannolino è intenso o è stato trascurato e si estende alle pieghe (inguine, labbra, scroto), è probabile che si tratti di dermatite da Candida.

Come prevenire la dermatite da pannolino?
Essendo molteplici le cause che portano la dermatite, non esiste un unico trattamento, tuttavia possiamo delineare alcune linee guida generali:
- ad ogni cambio lavare la zona inguinale con acqua tiepida e detergenti delicati;
- asciugare con cura la zona genitale per evitare eventuali macerazioni;
- cambiare spesso il pannolino;
- prima di mettere il pannolino pulito, è bene applicare sul sederino, sui genitali e tra le pieghe inguinali un sottile strato di pasta all'ossido di zinco (ma senza esagerare), che costituisce una barriera protettiva tra la pelle e gli escrementi;
- l’uso di pomate contenenti antibiotico, come la gentamicina, deve essere limitato ai casi in cui i fattori infettivi sono fortemente sospetti;
- da evitare le pomate al cortisone, perché vengono assorbite con facilità e possono provocare effetti collaterali anche gravi.

mercoledì 15 aprile 2009

Corso preparto: consigli, tipologie e costi

Nel corso degli anni è indubbiamente cambiato il modo di vivere l’intero percorso della gravidanza.
In passato, infatti, la donna abitando in ambito familiare, veniva presto a conoscenza dei meccanismi che guidano questo lieto evento grazie al continuo confronto con le altre figure femminili presenti in casa.
Al contrario, nella famiglia di oggi composta solamente dalla futura mamma e dal futuro papà, la donna incinta si ritrova relativamente sola ad affrontare un’esperienza per lei del tutto nuova.
E’ proprio per questo motivo che sono nati luoghi d’incontro ed occasioni dove le donne in dolce attesa possono ritrovarsi e confrontarsi con le loro esperienze, i loro racconti, i dubbi e i timori.
Infatti, avere la possibilità di esprimere liberamente apprensioni ed aspettative, consente di sviluppare maggiore fiducia in se stesse e di ridurre notevolmente lo stress.

Perché iscriversi

Durante il periodo della gravidanza, soprattutto se si è in attesa del primo figlio, è comprensibile che nella futura mamma emergano timori ed ansie legati, ad esempio, alla paura del dolore e ai rischi del parto.
Proprio per questo, uno degli scopi principali dei corsi, è quello di insegnare alla donna a rilassarsi e a controllare l’ansia e la paura del travaglio, di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e quindi anche del bambino, di conoscere le proprie risorse e i propri limiti.
Una forte tensione, infatti, potrebbe influire negativamente sull'utero, fino a rallentare il processo della nascita o a renderlo più difficoltoso. Per evitare che ciò accada, la futura mamma dovrà imparare a conoscersi meglio e a raggiungere una piena armonia con le proprie sensazioni fisiche, in modo tale che, al momento del travaglio, possa completamente collaborare con il proprio corpo piuttosto che considerarlo un nemico.
Bisogna essere consapevoli, però, che questi tipi di corsi non garantiscono un parto perfetto, ma permettono alla donna di riconoscere cosa sta succedendo dentro di lei.

A chi rivolgersi e costi

La futura mamma può scegliere di seguire il corso preparto sia in edifici pubblici come ospedali o consultori, oppure in quelli privati; l’importante è che si affidi sempre a strutture specializzate dove avrà la certezza di essere seguita da personale esperto e competente.

- ospedali dotati di reparto maternità: molto spesso si organizzano corsi riservati alle future mamme che solitamente iniziano verso il 6° mese e si sviluppano in otto-dieci incontri gestiti da personale ostetrico. Il corso prevede il pagamento di un ticket che varia dai 30,00 ai 100,00 euro circa

- consultori di zona: i corsi sono gratuiti

- centri privati come cliniche, palestre e piscine: propongono programmi personalizzati a seconda delle esigenze della mamma. La durata dei corsi è variabile, ma quasi tutti seguono la gestante durante tutto il percorso della gravidanza. Gli orari sono più elastici rispetto a quelli dei centri pubblici, ma i costi sono decisamente più elevati, da 200,00 a 600,00 euro

Quando iniziare?

Non esiste un momento migliore per iniziare un corso preparto. Infatti in alcuni ospedali o nei centri privati, gli incontri possono partire in diversi periodi della gravidanza: dal sesto, settimo mese, in altri casi addirittura soltanto le ultime nove settimane.
L’importante è ricordarsi di prenotare il corso con ampio anticipo in quanto, quasi sempre, è permessa l'iscrizione solamente ad un numero limitato di donne; di conseguenza conviene mettersi in lista per non rischiare di rimanere escluse.

Tipologie di corsi preparto

Esistono varie tipologie di corsi preparto, ognuno dei quali può sicuramente essere utile alla futura mamma purché condotto con professionalità e umanità.
Proprio perché la gravidanza non è un copione già scritto ed ognuna si distingue dalle altre, non esiste un corso migliore di un altro, poiché durante il parto è sicuramente più indicato seguire il proprio istinto e assecondare i ritmi e le esigenze dell’utero.
Ciò che conta, quindi, non è tanto la tecnica adottata durante il corso, quanto le finalità che esso persegue, ovvero permettere alla donna di arrivare in ottime condizioni sia psicologiche che fisiche al lieto evento.

Vediamole nel dettaglio le tipologie più diffuse:

- il training autogeno: è uno dei metodi più diffusi e si basa su tecniche di autosuggestione e respirazione per alleviare la tensione fisica ed emotiva. La futura mamma imparerà a rilassarsi concentrandosi sul calore e sul peso nelle diverse parti del corpo. Importantissima è la respirazione che contribuirà a diffondere una sensazione di calma nel corpo e nella mente

- lo stretching: è una ginnastica che aiuta a recuperare l'elasticità muscolare attraverso dolci movimenti. Il suo scopo è di trasmettere un completo relax psicofisico. Anche qui la respirazione è fondamentale, in quanto dovrà essere lenta e profonda. Gli esercizi di stretching sono preparatori al cosiddetto “parto attivo” praticato in alcuni ospedali e case di maternità, dove si offre alla donna la possibilità di muoversi come vuole e di cambiare posizione durante il travaglio: in pratica, la futura mamma potrà camminare, stare in piedi, sedersi, accovacciarsi e scegliere di partorire nella posizione che più riterrà opportuna e meno dolorosa secondo le sue sensazioni

- il metodo psicoprofilattico: comprende ginnastica prenatale, tecniche di rilassamento ed esercizi di respirazione. Questa tecnica ha l’obiettivo di allontanare il dolore, la paura e i dubbi e convincere la gestante a considerare le contrazioni come semplici stimoli utili all'espulsione e non come dolori. Per raggiungere questo obiettivo, si insegna ad abbinare ogni singola contrazione ad una respirazione calma e profonda, da praticare all'inizio della dilatazione uterina

- l'ipnosi: attraverso la suggestione si trasmette alla futura mamma un forte rilassamento, molto simile allo stato che precede immediatamente il sonno. Questa tecnica durante il parto può funzionare come una sorta di anestesia psichica ottenuta senza bisogno di dover ricorrere ai farmaci, nonostante i risultati siano variabili da persona a persona e in alcuni casi il ricorso ai farmaci è necessario

- lo yoga: nei corsi di preparazione al parto, attraverso esercizi di ginnastica, respirazione e concentrazione, lo yoga favorisce la presa di coscienza del proprio corpo; gli esercizi richiedono una concentrazione totale, che coinvolge mente e corpo. L'obiettivo è quello di aiutare la donna a riconoscere e ad accettare le sue sensazioni psicofisiche al fine di ritrovare serenità ed equilibrio.

Coinvolgete i papà!

Far seguire la gravidanza e la preparazione al parto anche al papà, è sicuramente un grande aiuto per la futura mamma, poiché in questo modo anche lui sarà consapevole di ciò che sta accadendo al corpo della sua compagna e ciò che succederà in sala parto.
Seguire insieme le lezioni del corso preparto, inoltre, risulterà utile anche a livello psicologico ed emotivo, in quanto unirà ancora di più la coppia e soprattutto non farà sentire il futuro papà escluso da un evento così importante.

martedì 14 aprile 2009

Svezzamento: come e quando iniziare?


Lo svezzamento è uno dei momenti più importanti nella crescita del bambino.
Questo è un momento di doppio passaggio che comporta uno sviluppo complessivo per il bambino.
Si tratta di uno sviluppo fisico, costituito dalla comparsa, accanto al latte, di altri alimenti, altri sapori, altri odori e dall’utilizzo dell’apparato digerente in maniera più complessa,affiancato a uno sviluppo e a un momento di crescita psicologica.
Il bambino che riceveva fino a quel momento nutrimento solo dalla mamma, con un contatto fisico molto forte, ora lo recepisce anche da altri agenti (questo aspetto, a volte, accompagna anche un piccolo trauma per molte mamme, impaurite da questo distacco che è del tutto naturale e non mina minimamente il rapporto con i propri figli).

Per l’inizio dello svezzamento non vi sono date e scadenze, ma dopo il 4° mese di vita, quando gli enzimi gastrointestinali (sostanze che permettono la digestione dei cibi) sono in grado di assimilare i nuovi alimenti, e non oltre il 6° mese, quando solo il latte non è più in grado di coprire il fabbisogno calorico, di ferro, rame e di altri minerali, si può intraprendere questa piccola grande avventura per mamma e bambino.

Oltre ai dubbi legati al momento più o meno adatto per iniziare lo svezzamento, è molto importante per una mamma , capire come procedere.
Sarà bene tenere in considerazione, prima di tutto, una regola fondamentale: non procedere mai per tappe rigide, non forzare troppo e non preoccuparsi degli “sgarri” alla tabella di marcia.
Il bambino proprio in questa fase comincia ad autoregolarsi, a conoscere sapori e consistenze e, di conseguenza, anche a scegliere; comincia, e continuerà sempre più, a provare voglia di mangiare determinati alimenti rispetto ad altri, man mano che li conoscerà, avrà predilezione per alcuni gusti e maggiori difficoltà con altri.

L’OMS consiglia uno svezzamento completo lungo, ovvero di affiancare comunque il latte fino ai 24 mesi, ma nei paesi industrializzati questo non avviene quasi mai.

All'inizio si dovrà procedere con l’introduzione, una sola volta al giorno, di frutta e della "prima pappa" ovvero il brodo vegetale.
In questo periodo è possibile introdurre un alimento nuovo ogni 5 giorni, esempio bieta, zucchina, zucca, fagiolini freschi (pochi), la scarola, il finocchio e tutte le verdure di facile digestione, da aggiungere alla preparazione del brodo vegetale.

Questa cadenza permetterà di non traumatizzare il piccolo, abituarlo e soprattutto constatare possibili allergie o intolleranze alimentari.

Per la preparazione del brodo vegetale :

Bollire patate, carote e zucchine (100 gr patate, 100 carote, 100 zucchine in un litro d’acqua, rimarranno circa 200 ml di brodo), non aggiungere mai sale.

Dal brodino si passerà, dopo poco più di un mese, alla "seconda pappa" (ovvero due nell'arco della giornata) aggiungendo crema di riso (circa 3 cucchiai) e a giorni alternati liofilizzato di carne.

Ingredienti: brodo vegetale
Crema di riso (circa 3 cucchiai colmi)
Liofilizzato di carne (mezza bustina). Dovranno essere introdotti quelli di carne bianca dopo 2-3 settimane, prima agnello e coniglio, per arrivare dopo i sette mesi al pollo, tacchino e prosciutto cotto.

Per il pesce è bene iniziare con quello di acqua dolce, come la trota che provocano solitamente meno allergie e poi passare a sogliola, spigola, merluzzo.
È invece meglio aspettare il primo anno per introdurre l’uovo, sempre ben cotto.


Quelli che abbiamo voluto proporvi sono dei piccoli accorgimenti generale, dieta, tempi e modalità di svezzamento personalizzati dipendono molto da ogni singolo bambino e vanno studiati e affrontati con l’aiuto del proprio pediatra.

Lo svezzamento è davvero una grande avventura, formativa in senso fisico e psicologico, per questo mamme e papà dovrebbero viverlo con serenità, sfruttando al massimo le occasioni per spronare il proprio piccolo, ma anche cercando di capirne segnali e gusti che man mano si faranno sempre più definiti.


Per aiutare i giovani genitori in questa che sembra un’impresa, oltre a tanta pazienza, esistono anche alcuni utili “aiutanti”, per rendere ogni momento leggero e divertente, dai tantissimi tipi di seggiolone coloratissimi e adatti anche per il riposino post- pappa, a cucchiai per la pappa sonori o i bavaglini con maniche, a prova dei bambini più vivaci!

martedì 7 aprile 2009

Bimbomarket per i terremotati d'Abruzzo.

Bimbomarket vuole esprimere la vicinanza con la popolazione abruzzese in queste ore terribili.
Le vicende che ci colpiscono maggiormente sono quelle legate ai bambini e alle difficoltà che tutte le famiglie devono affrontare, dalle più complicate, fino a quelle che, nella normalità, si ritengono le più semplici.
Soprattutto per i più piccoli servono pannolini, omogeneizzati, indumenti e tutto quello che può essere necessario e che, nella fretta dell’evacuazione, è rimasto nelle case.
Per questo Bimbomarket ha deciso di essere presente con delle iniziative concrete divulgando i principali canali di donazione e inviando degli aiuti destinati soprattutto alle famiglie sfollate con bambini piccoli, facendo arrivare loro un sostegno pratico ed efficace per la gestione dell’emergenza familiare.

Attraverso i nostri canali, poi, vorremmo anche farci megafono, presso la nostra community di tutti i maggiori canali ufficiali per l’invio di ulteriori aiuti e sostegni.
Di seguito elenchiamo alcune delle tantissime iniziative di solidarietà in corso e vi invitiamo, così come abbiamo fatto noi, a diffondere e moltiplicare i messaggi.
Per sconfiggere i devastanti effetti del sisma attiviamoci in un generoso, solidale e concreto effetto a catena per alleviare, ognuno con i propri mezzi, le sofferenze della popolazione coinvolta.

Accanto alle vittime, accanto alle famiglie, per i bambini, Bimbomarket si impegna per l’Abruzzo.



Tim, Vodafone, Wind, 3Italia
In collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione solidale 48580. Ogni Sms inviato contribuirà con 1 euro, che sarà interamente devoluto per il soccorso e l’assistenza. Utilizzando lo stesso numero, sarà possibile anche donare 2 euro attraverso chiamata da rete fissa di Telecom Italia.

Croce Rossa Italiana - causale "pro terremoto Abruzzo".
Accetta donazioni sul:
- C/C bancario n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro - Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 Roma, intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana 12, 00187 Roma
Iban: IT66 C010 0503 3820 0000 0218020.

- C/C Postale n. 300004 intestato a: Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma
Iban: IT24 X076 0103 2000 0000 0300 004

- È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della Cri all’indirizzo: http://www.cri.it/donazioni.html

Protezione civile Abruzzo
Numero attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 803555

Protezione Civile di Roma
Per informazioni su beni di prima necessità 06 68201

Caritas Italiana - causale "terremoto Abruzzo"
Si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite:
- c/c postale n. 347013
- oppure Unicredit Banca di Roma Spa, Iban IT38 K03002 05206 000401120727

Caritas Diocesana di Roma - causale "Terremoto Abruzzo"
- c/c postale 82881004 - Iban: IT77 K 07601 03200 000 082 881 004
- oppure, bonifico bancario: Iban: IT13 R 03069 05032 000 009 188 568

Caritas Ambrosiana - causale "Terremoto Abruzzo 2009"
Si possono inviare offerte:
- tramite donazione diretta presso l’Ufficio raccolta fondi di Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4, Milano (orari: dal lunedì al giovedì 9.30-12.30 e 14.30-17.30 e il venerdì 9.30-12.30)
- conto corrente postale n.13576228 intestato a caritas ambrosiana onlus
- conto corrente bancario n. 578
- cin p, abi 03512, cab 01602 presso l’agenzia 1 di Milano del credito artigiano e intestato a Caritas Ambrosiana onlus iban: IT16 P 03512 01602 000 000 000 578
- donazione telefonica tramite carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.

Mediafriends - causale "emergenza terremoto Abruzzo"
Conto corrente intestato a Mediafriends, beneficiario Mediafriends
Iban: IT41 D030 6909 4006 1521 5320 387

Poste Italiane
Conto corrente 10 40 0000

Le Misericordie
Conte Corrente presso il Monte dei Paschi di Siena.
Iban: IT03 Y010 3002 8060 0000 5000 036.

CartaSi, MasterCard, Visa, American Express
Numero Verde di CartaSi: 800 317800 (da alcuni cellulari è necessario digitare il 12 prima del numero). Dall’estero: 02 34980235.
Tenere la carta di credito a portata di mano e seguire le istruzioni del sistema.

Raccolta di beni di prima necessità
Per chi volesse donare coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d’acqua e tutti i beni di prima necessità:
ROMA: via Nazionale 243, Roma, tel. 06 48029924, dove saranno raccolti dall’associazione ambientalista "Fare ambiente"
BOLOGNA: Piazza di Porta Castiglione 12, tel. 328 1903595, 24 ore su 24, raccolti da parte di CasaPound.

Per conoscere ulteriori sedi dove poter donare beni di prima necessità, vi consigliamo il seguente link:
http://terremotoabruzzo.pbwiki.com/Raccolta-Beni-di-Prima-Necessita'

A Pasqua ecco le nuove sorprese Bimbomarket!


Con le uova di cioccolato, i regali, i pranzi in famiglia e le gite fuori porta, arriva la festa più dolce dell’anno!

E per festeggiare insieme a tutti i suoi amici, Bimbomarket prepara le sue sorprese: per tutti i suoi fan di Facebook: uno sconto speciale del 5%!

Per augurarti Buona Pasqua Bimbomarket ti offre uno sconto del 5% su tutti i prodotti del suo catalogo*.

Ottenere lo sconto è semplicissimo:

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faccialibro@bimbomarket.it firmando con il nome e cognome con cui si è registrati su facebook e richiedici lo sconto speciale “Buona Pasqua”.

Una volta ricevuto il codice potrai subito effettuare il tuo ordine:

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La promozione non è cumulabile con altre iniziative in corso ed è valida dal 06 Aprile al 14 Aprile 2009 *

Festeggia la Pasqua insieme a Bimbomarket, diventa fan sulla pagina di Facebook e scoprirai tantissimi consigli, troverai idee, suggerimenti e tantissime promozioni come questa!

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*esclusi gli articoli a “Prezzo Speciale” e i reparti "Outlet", "BimboGift" e "Pannolini"

mercoledì 1 aprile 2009

Svezzamento: guida e consigli sugli omogeneizzati

Terminata la fase di allattamento, durante la crescita del nostro bambino, arriva il momento di iniziare lo svezzamento ed è comprensibile chiedersi quali siano i prodotti più indicati da scegliere.
Se non sussistono problemi di allergia ed anche il nostro pediatra è d’accordo, possiamo acquistare gli omogeneizzati, ovvero degli alimenti per neonati confezionati in condizione sterile, a base di frutta, ortaggi o carne, direttamente pronti per l'uso.

Gli omogeneizzati sono molto amati da mamma e papà, poiché sono prodotti sottoposti a rigidi controlli, quindi sicuri, e sono alimenti pronti.
Essi, oltre a soddisfare le necessità alimentari dei bambini, rappresentano una soluzione nutrizionale ideale e sono salutisticamente consigliabili, in quanto:
- equilibrati nella loro composizione: sono prodotti completi che garantiscono un apporto completo a livello nutritivo
- precotti: sono cibi già preparati che consistono in alimenti ridotti in micro particelle che mantengono inalterate le proprietà nutritive iniziali
- sottoposti a severi controlli igienici e qualitativi
- di facile digeribilità: infatti, in mancanza dei dentini, i bambini possono deglutire gli omogeneizzati senza alcuni difficoltà

C’è da segnalare, però, che negli ultimi anni si è ridotto il consumo degli omogeneizzati sia per motivi puramente economici in quanto non si può negare siano costosi, sia per una presunta presenza di estrogeni.
In realtà, gli omogeneizzati sono il prodotto più sicuro per i bambini, addirittura quasi più del cibo fresco, in quanto la loro realizzazione e la loro vendita, in Italia, sono guidati dal Ministero della Sanità, il quale ha il compito di verificare che gli stabilimenti e i processi di produzione abbiano l'igiene e la sicurezza per garantirne la massima qualità.

Caratteristiche degli omogeneizzati

Tutti gli omogeneizzati sono studiati in modo da accertare un apporto equilibrato di sostanze nutritive e soprattutto altamente digeribili.
Come già accennato, per quanto riguarda la sicurezza della composizione, ogni vasetto è sottoposto a svariate verifiche. Inoltre non dimentichiamoci di verificare l’etichetta, la quale ha lo scopo di comunicarci ingredienti, quantità degli stessi e istruzioni per l'uso.
Un'altra caratteristica del vasetto, è la presenza dei valori nutrizionali che non devono mai mancare in quanto dobbiamo essere perfettamente consapevoli, al momento dell’acquisto, di quante proteine, grassi, zuccheri, vitamine e sali minerali vi siano all’interno.

Tipologie

Esistono diverse tipologie di omogeneizzati divisi per alimenti e per mese di somministrazione al neonato. Solitamente partono dal 4° mese, dal 6°, dall'8° fino ad arrivare al 10°/12° mese.

Frutta: insieme a quelli di verdura, sono i primi omogeneizzati che si danno al bambino. Per le vitamine, sali minerali e zuccheri, sono decisamente i più indicati. La frutta viene colta al punto giusto di maturazione, coltivata senza l'uso di concimi chimici o di fertilizzanti, integrata con vitamina C ed, infine, proveniente da colture costantemente controllate e situate lontano da possibili fonti di contaminazione.
La scelta è vasta, infatti troviamo mela, pera, banana, prugna, albicocca, oppure più frutti abbinati insieme. Per una pappa più veloce e completa, si può optare per gli omogeneizzati di frutta abbinati alle verdure come carote, fagiolini, piselli, zucchine e tantissime altre.

Carne: la carne utilizzata nella preparazione degli omogeneizzati proviene, come per la frutta, da allevamenti controllati e selezionati in zone lontane da fonti di inquinamento. Successivamente viene cotta con un getto di vapore surriscaldato ed omogeneizzata sempre a ciclo chiuso. Con questo procedimento si ottengono condizioni ideali di frammentazione della carne, assenza o minima presenza di sale, garanzia di sterilità ed igiene, eliminazione totale dell'aria per una migliore digeribilità e la completa assenza di conservanti, coloranti e altri additivi.
Gli omogeneizzati di carne vengono dati al piccolo verso il 10°/12° mese, ovvero quando ha necessità di aggiungere nella sua dieta più proteine e più ferro.
Si ha una grande varietà tra agnello, coniglio, pollo, tacchino, maiale, cavallo, manzo, vitello e addirittura esistono pasti completi, sempre sottoforma di omogeneizzati, come per esempio quelli composti da farina di riso con verdure e carne.

Pesce: un altro alimento nutriente per il bambino è il pesce, ricco di proteine e sali minerali. Sul mercato abbiamo tantissime varianti, come spigola, nasello, salmone, trota, merluzzo e orata, molto spesso accompagnate da verdure o patate.
Il pesce viene allevato e pescato in acque protette e rifinito a mano per eliminare impurità e lische; è importantissimo per apportare fosforo, iodio, proteine e acidi grassi polinsaturi, particolarmente utili per sviluppare il sistema nervoso.

Per la merenda: anche le merende omogeneizzate sono degli ottimi alimenti per lo svezzamento. Per apportare proteine e calcio, possiamo scegliere merende a base di latte con frutta.

Gli omogeneizzati, dunque, sono alimenti molto validi da somministrare, naturalmente sempre seguendo le indicazioni del pediatra ma con assoluta tranquillità, sebbene convenga comunque integrarli con alimenti freschi per fornire al bambino tutte le vitamine e le proteine di cui ha bisogno durante la crescita.
Infine, sarebbe preferibile evitare omogeneizzati contenenti sostanze come sale, aromi, albumina del latte e glutine, in quanto anche per gli omogeneizzati vale la possibilità di reazioni in soggetti allergici al latte vaccino o all’uovo, così come bisognerebbe evitare ogni forma di additivo come agglutinanti, conservanti e coloranti.

Gli omogeneizzati “fai da te”

Come accennato all’inizio, gli omogeneizzati che troviamo sugli scaffali dei nostri supermercati, sono degli alimenti completi per i nostri bambini ma, sfortunatamente, non proprio economici.
Per questo moltissime mamme preferiscono preparare in casa le “pappine” da dare ai loro piccoli piuttosto che acquistarle già pronte.
La procedura è semplicissima, l’importante è procurarsi un buon robot da cucina che omogeneizzi e successivamente degli ingredienti sani e genuini.
Al giorno d’oggi sono molti i pediatri che invitano le mamme a considerare la possibilità di cucinare da sé i pasti per i propri piccoli, in quanto è un piccolo gesto d’amore che non costa molto, soprattutto in termini economici: infatti in breve tempo si recupererebbe il costo iniziale dell’omogeneizzatore risparmiando sull’acquisto dei vasetti già pronti.

Per preparare un ottimo omogeneizzato di frutta, ad esempio, basta lavare bene un frutto (sceglietelo in base all’età del vostro bambino), togliere la buccia, tagliarlo in pezzettini ed infine introdurlo dentro l’omogeneizzatore che si usa come un normale frullatore. Ricordatevi di aggiungere un po’ d’acqua affinché si formi un po’ di vapore.