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Esistono due tipi di enuresi notturna:
• Enuresi primaria: si tratta di un ritardo nel raggiungimento del controllo dello stimolo ed è di solito causata dalla non completa maturazione della vescica o da una carenza dell’ormone antidiuretico. In entrambi i casi, con il controllo ed il consiglio del medico, il problema si attenua fino a scomparire del tutto;
• Enuresi secondaria: si tratta sostanzialmente di una sorta di regressione nei comportamenti del bambino che, pur avendo già acquisito da alcuni mesi il controllo completo della minzione, torna a fare la pipì a letto. Questa forma è di solito dovuta a cause psicologiche ed è spesso legata a situazioni di stress ed ansia.
In ogni caso quello della pipì a letto è un problema che non deve portare eccessive preoccupazioni ai genitori. Se il disturbo è grande e il bambino ne risente al livello psicologico, è però il caso di rivolgersi al pediatra, che potrà consigliare i giusti rimedi ed eventualmente prescrivere farmaci a base di ormone antidiuretico.
Al di là delle prescrizioni mediche, esistono alcuni semplici accorgimenti che se seguiti possono aiutare a risolvere il problema.
Il primo consiglio che si può dare ai genitori di un bimbo che fa la pipì a letto è quello di evitare nel modo più assoluto di rimproverarlo o ridicolizzarlo. Questi comportamenti infatti oltre ad avere inevitabili ripercussioni negative sullo stato psicologico del piccolo sono completamente inutili, in quanto l’enuresi notturna è un fenomeno del tutto involontario e quindi non controllabile. Le mamme e i papà devono perciò essere il più possibile comprensivi e tolleranti, evitando di sgridare il bimbo quando fa la pipì a letto e cercando allo stesso tempo di non celebrarlo in maniera eccessiva quando non la fa. Lodare il piccolo, premiarlo con giocattoli nuovi o con particolari elogi sono comportamenti sbagliati perché generano in lui un insano senso del dovere che si trasformerà in frustrazione qualora dovesse di nuovo bagnare il letto.
La cura dell’alimentazione è un altro fattore che potrebbe aiutare a risolvere il problema, o quantomeno a ridurne le dimensioni. Gli alimenti da evitare sono il cioccolato, i cibi poco sani, i coloranti artificiali, le bevande gassate e i carboidrati raffinati. Sono invece consigliabili gli alimenti integrali ed alcune erbe che come il frumentone, il prezzemolo, la piantaggine, la paglia d’avena e la diosma. L’acqua non dovrebbe essere assunta in dosi eccessive né durante la cena né durante il resto della serata. Prima di andare a letto il bimbo dovrebbe recarsi in bagno in modo da potersi coricare con la vescica completamente vuota.
Tranquille mamme, non c’è nessun motivo preoccuparsi: se seguite questi consigli e date ascolto alle indicazioni del medico i vostri bimbo bimbi smetteranno presto di bagnare le lenzuola.
• Enuresi primaria: si tratta di un ritardo nel raggiungimento del controllo dello stimolo ed è di solito causata dalla non completa maturazione della vescica o da una carenza dell’ormone antidiuretico. In entrambi i casi, con il controllo ed il consiglio del medico, il problema si attenua fino a scomparire del tutto;
• Enuresi secondaria: si tratta sostanzialmente di una sorta di regressione nei comportamenti del bambino che, pur avendo già acquisito da alcuni mesi il controllo completo della minzione, torna a fare la pipì a letto. Questa forma è di solito dovuta a cause psicologiche ed è spesso legata a situazioni di stress ed ansia.
In ogni caso quello della pipì a letto è un problema che non deve portare eccessive preoccupazioni ai genitori. Se il disturbo è grande e il bambino ne risente al livello psicologico, è però il caso di rivolgersi al pediatra, che potrà consigliare i giusti rimedi ed eventualmente prescrivere farmaci a base di ormone antidiuretico.
Al di là delle prescrizioni mediche, esistono alcuni semplici accorgimenti che se seguiti possono aiutare a risolvere il problema.
Il primo consiglio che si può dare ai genitori di un bimbo che fa la pipì a letto è quello di evitare nel modo più assoluto di rimproverarlo o ridicolizzarlo. Questi comportamenti infatti oltre ad avere inevitabili ripercussioni negative sullo stato psicologico del piccolo sono completamente inutili, in quanto l’enuresi notturna è un fenomeno del tutto involontario e quindi non controllabile. Le mamme e i papà devono perciò essere il più possibile comprensivi e tolleranti, evitando di sgridare il bimbo quando fa la pipì a letto e cercando allo stesso tempo di non celebrarlo in maniera eccessiva quando non la fa. Lodare il piccolo, premiarlo con giocattoli nuovi o con particolari elogi sono comportamenti sbagliati perché generano in lui un insano senso del dovere che si trasformerà in frustrazione qualora dovesse di nuovo bagnare il letto.
La cura dell’alimentazione è un altro fattore che potrebbe aiutare a risolvere il problema, o quantomeno a ridurne le dimensioni. Gli alimenti da evitare sono il cioccolato, i cibi poco sani, i coloranti artificiali, le bevande gassate e i carboidrati raffinati. Sono invece consigliabili gli alimenti integrali ed alcune erbe che come il frumentone, il prezzemolo, la piantaggine, la paglia d’avena e la diosma. L’acqua non dovrebbe essere assunta in dosi eccessive né durante la cena né durante il resto della serata. Prima di andare a letto il bimbo dovrebbe recarsi in bagno in modo da potersi coricare con la vescica completamente vuota.
Tranquille mamme, non c’è nessun motivo preoccuparsi: se seguite questi consigli e date ascolto alle indicazioni del medico i vostri bimbo bimbi smetteranno presto di bagnare le lenzuola.
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