martedì 29 settembre 2009

Pipì a letto...

La perdita involontaria di urina è assolutamente normale nei bambini molto piccoli. Al di sotto dei 2-3 anni di età il bimbo non ha ancora imparato a riconoscere bene lo stimolo e non ha ancora la capacità di controllare la vescica, per questo esistono i pannolini. La capacità di controllarsi si sviluppa progressivamente durante la crescita e dovrebbe essere completamente acquisita entro il quinto anno. Dopo il quinto anno l’incapacità di controllare la vescica viene definita enuresi. Si tratta di un fenomeno molto diffuso soprattutto durante la notte, quando il bambino dorme nel suo lettino. Il bambino che soffre di enuresi notturna non ha solitamente problemi nelle ore diurne, durante le quali riesce tranquillamente a controllare i suoi bisogni e va in bagno in maniera regolare. Si stima che i bambini di 5 anni che ancora fanno la pipì a letto siano circa il 15%, percentuale che diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’età. È difficile dire quali siano le cause dell’enuresi notturna. Probabilmente si tratta di una combinazione di fattori psicologici, ereditari e ormonali. Si pensa che il corpo di alcuni bimbi durante la notte non riesca a sintetizzare a sufficienza l’ormone antidiuretico (ADH). Spesso l’enuresi è facilitata dal sonno molto profondo dei bambini che impedisce loro di avvertire lo stimolo e di svegliarsi per andare in bagno. A volte poi, anche quando il bambino ha imparato a controllare gli stimoli, è possibile che si verifichino delle ricadute, dovute principalmente a turbamenti psicologici causati da eventi come l’inizio della scuola materna, l’arrivo di un fratellino o la separazione dei genitori .

Esistono due tipi di enuresi notturna:

Enuresi primaria: si tratta di un ritardo nel raggiungimento del controllo dello stimolo ed è di solito causata dalla non completa maturazione della vescica o da una carenza dell’ormone antidiuretico. In entrambi i casi, con il controllo ed il consiglio del medico, il problema si attenua fino a scomparire del tutto;

Enuresi secondaria: si tratta sostanzialmente di una sorta di regressione nei comportamenti del bambino che, pur avendo già acquisito da alcuni mesi il controllo completo della minzione, torna a fare la pipì a letto. Questa forma è di solito dovuta a cause psicologiche ed è spesso legata a situazioni di stress ed ansia.

In ogni caso quello della pipì a letto è un problema che non deve portare eccessive preoccupazioni ai genitori. Se il disturbo è grande e il bambino ne risente al livello psicologico, è però il caso di rivolgersi al pediatra, che potrà consigliare i giusti rimedi ed eventualmente prescrivere farmaci a base di ormone antidiuretico.

Al di là delle prescrizioni mediche, esistono alcuni semplici accorgimenti che se seguiti possono aiutare a risolvere il problema.

Il primo consiglio che si può dare ai genitori di un bimbo che fa la pipì a letto è quello di evitare nel modo più assoluto di rimproverarlo o ridicolizzarlo. Questi comportamenti infatti oltre ad avere inevitabili ripercussioni negative sullo stato psicologico del piccolo sono completamente inutili, in quanto l’enuresi notturna è un fenomeno del tutto involontario e quindi non controllabile. Le mamme e i papà devono perciò essere il più possibile comprensivi e tolleranti, evitando di sgridare il bimbo quando fa la pipì a letto e cercando allo stesso tempo di non celebrarlo in maniera eccessiva quando non la fa. Lodare il piccolo, premiarlo con giocattoli nuovi o con particolari elogi sono comportamenti sbagliati perché generano in lui un insano senso del dovere che si trasformerà in frustrazione qualora dovesse di nuovo bagnare il letto.

La cura dell’alimentazione è un altro fattore che potrebbe aiutare a risolvere il problema, o quantomeno a ridurne le dimensioni. Gli alimenti da evitare sono il cioccolato, i cibi poco sani, i coloranti artificiali, le bevande gassate e i carboidrati raffinati. Sono invece consigliabili gli alimenti integrali ed alcune erbe che come il frumentone, il prezzemolo, la piantaggine, la paglia d’avena e la diosma. L’acqua non dovrebbe essere assunta in dosi eccessive né durante la cena né durante il resto della serata. Prima di andare a letto il bimbo dovrebbe recarsi in bagno in modo da potersi coricare con la vescica completamente vuota.

Tranquille mamme, non c’è nessun motivo preoccuparsi: se seguite questi consigli e date ascolto alle indicazioni del medico i vostri bimbo bimbi smetteranno presto di bagnare le lenzuola.

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