martedì 3 marzo 2009

Dieta e allattamento: un legame imprescindibile!

L’importanza dell’allattamento al seno è una delle recenti ri-scoperte di mamme e pediatri, che sottolineano quanto questa pratica abbia notevoli risvolti sulla salute e sull’equilibrio psico-fisico di neonati e bambini.
L’allattamento al seno permette il passaggio di tutti i principi nutritivi, necessari alla crescita sana ed equilibrata del bambino, e di tutti quegli anticorpi fondamentali per la costruzione di un sistema immunitario forte e completo.

Il latte materno è direttamente collegato, aldilà delle credenze popolari, al nutrimento della mamma, ed è per questo che non si può prescindere da una corretta, sana ed equilibrata alimentazione.

Il fabbisogno energetico
Dobbiamo ricordarci che una donna che allatta, inevitabilmente, richiede un fabbisogno energetico maggiorato proporzionalmente alla quantità di latte prodotto.
Il valore energetico medio del latte umano è di 65-70 kcal/100 g. e quindi mediamente si può affermare che una donna che allatta richieda almeno 500 kcal in più rispetto ad una donna che non allatta.

Non è (sempre) vero che
Parlando di alimentazione e allattamento, per iniziare si possono sfatare alcuni luoghi comuni che rischiano, quando non danneggiano mamma e bambino, di accrescere lo stato ansioso attorno a questa naturalissima pratica.
Insomma, non è vero che:
occorre che la madre si preoccupi di bere oltre la sete che sente, infatti, il rene della madre è capace di risparmiare acqua, riducendone il volume emesso con le urine
vi sono alimenti che «sciupano» il latte, alcuni, in realtà possono dare un «sapore» diverso al latte, abituando così il bambino a diversi sapori, che il bambino potrebbe anche apprezzare.
esistono alimenti che «fanno latte», è il mangiare correttamente che fa lavorare bene la ghiandola mammaria. Inutile quindi, bere grandi quantità di latte o di birra (in questo caso bisogna non sottovalutare il suo contenuto alcolico, realmente dannoso per mamma e bambino)
se non si seguono orari rigidi si rischia di dare cattive abitudini o di danneggiare lo stomaco del bambino.
il bambino non sappia regolarsi da solo
se il bambino non fa il ruttino, è segno che non ha digerito (il ruttino è solo il rumore della fuoriuscita dell'aria nello stomaco, non ha niente a che vedere con la digestione!)

Di cosa si dovrebbe limitare o evitare l’assunzione?
Sfatati i luoghi comuni e ribadito il fatto che una dieta equilibrata e variata va bene non solo durante l’allattamento ma sempre nella vita di ogni individuo, in questo particolare periodo si può dedicare maggiore attenzione ad alcuni alimenti evitandone altri.

spezie e aromi particolarmente forti, in maniera continuativa, oppure aglio, acciughe, ketchup, asparagi, cipolle, curry, gorgonzola, peperoni, zenzero e spezie piccanti, possono conferire un sapore altrettanto forte al latte che potrebbe infastidire il piccolo allontanandolo e limitando la “voglia” di assumerne.
alcuni tipi di carne insaccata e selvaggina, crostacei e molluschi, uova o carne conservata (spesso ricca di nitriti e nitrati, potenzialmente pericolosi per il bambino) dovrebbero essere assunti con moderazione.
fagioli, frullati, lieviti e latticini o le bevande gasate (da evitare anche perché spesso contengono caffeina o altri eccitanti che danneggiano il neonato) per evitare la formazione di gas nello stomaco che provoca le famose “coliche” dei piccoli.

Per evitare possibili reazioni allergiche (specie se in famiglia ci sono già persone sensibili) andrebbero evitati:
• fragole, agrumi, banane, ananas, lamponi, avocado • pomodori, spinaci, fecola di patate • arachidi, noci, nocciole, mandorle • fave, piselli, ceci, lenticchie, fagioli • albume, formaggi, yogurt, lievito di birra • cioccolato, insaccati, alimenti in scatola, dadi per brodo • crostacei, frutti di mare, pesce conservato

Ma allora cosa si mangia?
L’allattamento deve prevedere, come detto, un aumento dell’apporto nutrizionale nella dieta
della mamma, dunque, fatta memoria degli alimenti da evitare, non occorre lesinare in proteine, carboidrati fibre e vitamine!
latte e latticini saranno fondamentali per l’apporto di calcio, fosforo e vitamina A.
pesce, uova (laddove non ci siano allergie particolari) e carne contribuiranno invece a coprire il fabbisogno di acidi grassi ed amminoacidi essenziali, ferro, minerali e alcune vitamine.
frutta, verdura, legumi e cereali contribuiranno, infine, a completare il quadro nutrizionale, soddisfacendo le richieste di fibre, vitamine e oligoelementi.

Maggiore attenzione agli zuccheri ricchi di calorie, ma non di valori nutrizionali.
Alimenti freschi o surgelati, ma preparati con metodi di cottura semplici evitando intingoli, fritture e grigliature (tanto più nocive quanto maggiori sono le parti carbonizzate dell’alimento) e condendo tutto con oli vegetali da consumare a crudo.

Infine anche se non è corretto sottoporsi a sforzi per apportare liquidi, l’assunzione di acqua a forte carica calcica è consigliata durante tutto il periodo della gravidanza e dell’allattamento, assumendo almeno 2 litri di acqua al giorno.

Una piccola notazione per incoraggiare e rincuorare le mamme nostrane: la dieta mediterranea, oltre a prevenire e proteggere da ipertensione, diabete, obesità e tumori, è indicata per le donne in gravidanza e durante l’allattamento per il suo forte apporto di minerali e vitamine.
Cereali, frutta, verdura e olio d’oliva che caratterizzano la dieta mediterranea, ricca di composti antiossidanti e di vitamine C ed E avrebbero, appunto, importanti effetti antinfiammatori sia per la mamma che per il nascituro anche nei confronti di allergie, riniti allergiche e asma.

Insomma, aldilà dei piccoli consigli qui riportati, durante la gravidanza, l’allattamento e la crescita dei nostri bambini, occorre ricordare che sono fondamentali tre cose: un costante controllo medico, senza per questo cadere in un’ansia ipocondriaca, il confronto con chi ha più esperienza, come altre mamme e l’istinto innato delle neo-mamme, che in virtù del loro speciale legame con il bambino riuscirà a valutare anche le reazioni legate al cibo e quindi ad adeguare la propria dieta.

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