martedì 10 marzo 2009

Ittero neonatale: quando (non) preoccuparsi?


L’ittero è una patologia molto diffusa tra i neonati, si osserva nel 60% circa dei nati a “termine” e fino all’80% di quelli prematuri. Per la sua diffusione l’ittero può essere considerato fisiologico e mamme e papà possono stare tranquilli se scompare entro i dieci- quindici giorni dalla nascita. In questo arco di tempo, infatti, anche grazie alla fototerapia praticata di solito presso le strutture ospedaliere, si perde la caratteristica colorazione giallastra della pelle (ma spesso anche della sclera, ovvero la parte bianca dell’occhio, delle unghie o della lingua).

Ma in fondo che cos’è e cosa provoca l’ittero neonatale?


Nel corpo di un neonato la presenza di globuli rossi è proporzionalmente maggiore rispetto a quella dell’adulto e quindi c’è un tasso di distruzione dei globuli stessi, proprio nel primo periodo di vita, molto elevato.
Questo processo, che nella pancia veniva effettuato attraverso la placenta della mamma, porta alla produzione di bilirubina.
E’ proprio la bilirubina che, prodotta in eccesso e non correttamente e tempestivamente smaltita dal fegato del neonato, non ancora del tutto efficiente, a provocare l’ittero.


Quando l’ittero è fisiologico e si può stare abbastanza tranquilli?


L’ittero neonatale può essere detto fisiologico e non preoccupare eccessivamente i neo-genitori quando:
• non comincia nel primo giorno di vita; • i livelli di bilirubina non crescono eccessivamente da un giorno all’altro; • la bilirubina che si accumula è quella “indiretta” ovvero non ancora passata dal fegato; • la bilirubina, in generale, non supera livelli pari al 12-15 mg/dl; • dura al massimo tra i 10 e i 15 giorni.

Come si cura?

I sintomi dell’ittero fisiologico scompaiono, come detto, entro le prime settimane di vita, in ospedale, spesso, viene praticata una fototerapia, ovvero l’esposizione del bambino a una luce che riproduce gli effetti della luce solare, che trasforma la bilirubina in sostanze eliminabili dalle urine.


Esiste anche un altro tipo di ittero, tipico nel neonato, ma meno diffuso: l’ittero da latte, che scompare sospendendo momentaneamente l’allattamento al seno.
Questo tipo di ittero è causato da un ormone presente nel latte materno che fa aumentare la produzione di bilirubina. Data l’importanza dell’allattamento, se questi stessi valori non diventano troppo alti, solitamente non viene consigliata la sospensione dell’allattamento. Il colorito giallastro è quindi sintomo di una lieve patologia, l’ittero appunto, che però non deve preoccupare i genitori se rientra nei parametri e con le caratteristiche che abbiamo provato a illustrarvi.

Queste nostre considerazioni nascono da conversazioni, esperienze, scambi con esperti e mamme, ma che non possono essere esaustive di tutti i casi.
Ogni bambino è speciale e differente dall’altro e per la massima tranquillità è sempre meglio rivolgersi al proprio medico, che lo conoscerà e lo curerà nel tempo!

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