mercoledì 4 marzo 2009

Allattamento al seno: consigli e suggerimenti per un dolcissimo momento!

L’allattamento al seno è il gesto più naturale e spontaneo per una mamma, in quanto sarà proprio il suo istinto a guidarla nella direzione giusta.
Allattare il proprio bambino è importantissimo, poiché gli assicurerà tutto ciò di cui ha bisogno per nutrirsi, difendersi da germi e batteri e soprattutto lo aiuterà a crescere seguendo un corretto sviluppo fisico, mentale, sociale ed emotivo.

Tutte le donne, salvo eccezioni particolari, possono allattare il loro bambino per almeno 4/6 mesi e, se lo desiderano, possono continuare finché il piccolo lo richiede, integrando al latte materno un’adeguata alimentazione solida.
Idealmente si inizia ad allattare già in sala parto e comunque è importante farlo entro le prime ore dalla nascita per stimolare la montata lattea e soprattutto per far assumere al bambino il colostro, liquido ricco di nutrienti particolari ed anticorpi.

Le regole generali

Relax: durante l’allattamento è importante essere rilassate e riposate, soprattutto nelle prime settimane dopo il parto; per questo, se possibile, richiedete l’aiuto del vostro compagno o di familiari.

Comodità: sia la mamma che il piccolo devono cercare di essere sempre comodi e rilassati, questo perché qualsiasi sia la posizione scelta durante l’allattamento, vi porterà a tenere il bambino vicino al seno per molto tempo. La comodità, quindi, è fondamentale! Inoltre ricordatevi sempre si proteggere schiena, braccia e gambe con adeguati sostegni, come ad esempio cuscini, poggiapiedi o braccioli.

Coccole: a volte può succedere che il bambino abbia sonno o magari sia un po’ agitato per vivere il momento dell’allattamento con il giusto relax. Per risvegliare il suo appetito, provate a coccolarlo con dolci carezze, vedrete che si calmerà e tornerà a mangiare serenamente.

Igiene del seno: un altro fattore importantissimo è mantenere il seno ben pulito, sia per evitare di trasmettere infezioni al bambino, sia per prevenire le ragadi. Per l’igiene locale, dal momento che il latte ha già un sufficiente potere antibatterico, vi basterà detergere il seno con semplice acqua e sapone ed asciugare poi delicatamente, senza usare salviettine intrise di detergenti intimi che tendono a rimuovere i grassi naturali della pelle e ad interferire con l’orientamento olfattivo del bambino verso la fonte del nutrimento.

Scegliere la posizione giusta

Si può allattare in diversi modi, ogni mamma piano piano troverà la sua posizione ideale.

Da sedute: scegliete una sedia, un divano o una poltrona, l’importante è che la vostra schiena sia sempre ben dritta. Adagiate il piccolo sul braccio, facendo in modo che la sua testa appoggi sulla piega del gomito in modo tale che non sia costretto a girare la testa per arrivare al seno. Infine assicuratevi che la sua schiena e la sua testa siano allineate.

Da sdraiate: se preferite mantenere una posizione sdraiata perché vi sentite affaticate oppure sentite dolore, per esempio, a causa dei punti di sutura in caso di parto cesareo, mettetevi sul letto distese sul fianco con l’aiuto di qualche cuscino. Fate sdraiare il bambino sul fianco e rivolto verso di voi, con la bocca all’altezza del capezzolo e sostenendolo.

Posizione "rugby": questa posizione, meno diffusa ma particolarmente indicata in caso di ingorgo mammario, è così chiamata perché il corpo del bambino viene tenuto sotto l'ascella della mamma con un braccio, mentre il capo è sostenuto con l'altra mano, proprio come un pallone da rugby.

Qualsiasi sia la posizione scelta, ricordatevi sempre di:
- tenere il bambino in una posizione laterale, rivolto con il suo pancino verso il vostro petto o la pancia;
- far in modo che il suo nasino sia all’altezza del capezzolo;
- sorreggere sempre la schiena del bambino e non la sua testa, per non tenerla bloccata in alcuna posizione;
- tenere il bambino molto vicino a voi, in modo che non debba aggrapparsi con la bocca al capezzolo rischiando quindi di danneggiarlo.

L’attaccamento al seno

Una volta trovata la posizione più adatta a voi, portate il piccolo al seno e mai viceversa: infatti, quando avrà la percezione del capezzolo vicino al suo viso, gli verrà naturale attaccarsi all’areola.
Offrite il seno al bambino tenendo il dito indice al di sopra dell'areola, in modo da impedire che la mammella poggi contro il suo naso, ed il dito medio al di sotto, in modo da far protendere maggiormente il capezzolo.

Durante l’allattamento, ricordatevi di non utilizzate gli stessi movimenti dell’allattamento al biberon, in quanto rischiereste di aumentare la difficoltà del vostro bambino di aggrapparsi alla mammella. Inoltre, non preoccupatevi di tenere il nasino del piccolo libero, poiché se è ben posizionato, vedrete che respirerà senza fatica; infatti, se userete le mani con lo scopo di aiutarlo a respirare, si rischia di modificare la forma del seno e diminuire quindi la sua presa.

Infine, per capire se il vostro bambino è attaccato al seno in modo corretto, possiamo suggerirvi alcuni piccoli accorgimenti:
- il suo naso e il suo mento toccano il seno
- la sua mascella si muove fino all’orecchio
- la sua bocca è ben aperta e ha le labbra rovesciate in fuori senza succhiarsi il labbro inferiore
- tra le labbra del bambino ed il vostro seno, si intravede la sua lingua
- il piccolo comprime leggermente l’areola senza fare sforzo con le labbra e la bocca
- non provate dolore

Ad ogni pasto, attaccate il bambino ad entrambe le mammelle, iniziando dal lato che è stato utilizzato per ultimo nella precedente poppata, per circa 10-15 minuti da un seno e 10-15 minuti dall’altro.

Quando allattare e quante volte?

I neonati, nelle prime 24 ore di solito, dormono moltissimo e mangiano poco, anche solo 2 o 3 volte; solo tra le 24 e le 72 ore di vita iniziano a sentire fame più frequentemente e talvolta può capitare che mangino anche 13 volte al giorno!
Se il bimbo chiede spesso il latte, è perché ne ha bisogno e non per vizio. Inoltre, l’elevata frequenza delle poppate nei primi giorni di vita consente non solo a madre e figlio di attuare un’utile pratica in attesa della montata lattea, ma anche di anticipare quest’ultima di 12-24 ore: la suzione, infatti, è il più potente stimolo alla produzione di latte.

Il numero delle poppate non deve essere rigido: all’inizio, infatti, si consiglia indicativamente di allattare il bambino a richiesta, circa 6-7 volte al giorno nella prima settimana per poi arrivare a 5-6 volte dal primo al terzo mese con intervallo notturno per concedere un sufficiente riposo alla madre.
Infine, ricordatevi sempre che orari e quantità vengono spesso stabiliti dal bambino in grado di autoregolarsi in base ai suoi bisogni ed alle sue necessità.

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