martedì 17 marzo 2009

Acido Folico in gravidanza.

La vitamina B9, il nome comune dell’acido folico, è importantissima per lo sviluppo cellulare del bambino fin dai primi giorni, subito dopo il concepimento.

A cosa serve?

L’acido folico è essenziale per la sintesi del DNA, proprio durante il primo mese di gravidanza, poi, quest’elemento è fondamentale per assicurare il corretto sviluppo cellulare al feto e per prevenire l’anemia “magaloblastica” caratterizzata da globuli rossi che hanno meno emoglobina del normale, la sostanza che trasporta l’ossigeno a organi e tessuti.

Nelle prime 4-8 settimane di vita, inoltre, l’acido folico è importantissimo per il bambino in quanto previene i possibili difetti del DTN ovvero Tubo Neurale, che è la struttura da cui si formano il cranio, il cervello, la colonna vertebrale e il midollo spinale.

Cosa può portare la carenza di acido folico in gravidanza?

Per avere uno sviluppo normale nel feto, il processo di formazione e chiusura del tubo neurale, deve chiudersi entro i primi 30 giorni dal concepimento, se ciò non dovesse avvenire parte del cervello o del midollo spinale potrebbero rimanere scoperti provocando gravi malformazioni quali, a seconda dei casi, anecefalia, cefalocele, spina bifida.

Diversi studi hanno rivelato una stretta relazione, nella donna incinta, fra bassi livelli di acido folico nel sangue e presenza di difetti del Tubo Neurale (DTN) nel figlio.
Con questo termine si identificano delle malformazioni del sistema nervoso centrale dell'embrione in sviluppo.

Cosa può fare la mamma?

La futura mamma può contribuire ad assicurarsi il corretto fabbisogno giornaliero di questo importantissimo elemento, attraverso dei semplici comportamenti alimentari e l’assunzione di alcuni integratori.

L’organismo umano non produce la vitamina B9, pertanto deve essere la donna, attraverso una dieta ricca ed equilibrata e, soprattutto in gravidanza, con integratori a soddisfare il bisogno giornaliero di vitamina B9.
Il feto consumerà l’acido folico presente nell’organismo della madre, pertanto questa dovrà assicurare un apporto giornaliero fino a 0.8 mg.

La dieta mediterranea permette, solitamente, un corretto apporto di vitamina B9 che nei periodi di gravidanza può essere affiancata da integratori (con la dovuta attenzione, durante tutta la gravidanza, qualsiasi tipo di integrazione o apporto di sostanze và eseguito sotto stretto controllo medico: il rischio di eccesso di vitamine, specie la A che potrebbe portare a delle malformazioni,è sempre in agguato!).

I cibi quali le verdure a foglia verde (spinaci, broccoli, asparagi, lattuga), le arance (polpa e succo), i legumi, i cereali, frutta: limoni, kiwi e fragole, e il fegato sono davvero ricchi di questa vitamina.
Anche per il cibo, però, vanno tenute alcune accortezze per massimizzare il risultato, ovvero non esporre le verdure ai raggi solari o non consumare le verdure cotte o troppo cotte rischiando di perdere quasi completamente il valore nutrizionale e energetico.

Dunque, ancora una volta, si può constatare come durante quel meraviglioso periodo che è la gravidanza, ogni donna può iniziare da subito a curarsi del suo neonato.
Attraverso piccole accortezze, comportamenti naturali e tutto quanto la natura fornisce all’uomo, si può davvero trovare l’equilibrio che aiuterà il bambino a un corretto e sano sviluppo, prima fisico, poi psicologico!

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