martedì 14 aprile 2009

Svezzamento: come e quando iniziare?


Lo svezzamento è uno dei momenti più importanti nella crescita del bambino.
Questo è un momento di doppio passaggio che comporta uno sviluppo complessivo per il bambino.
Si tratta di uno sviluppo fisico, costituito dalla comparsa, accanto al latte, di altri alimenti, altri sapori, altri odori e dall’utilizzo dell’apparato digerente in maniera più complessa,affiancato a uno sviluppo e a un momento di crescita psicologica.
Il bambino che riceveva fino a quel momento nutrimento solo dalla mamma, con un contatto fisico molto forte, ora lo recepisce anche da altri agenti (questo aspetto, a volte, accompagna anche un piccolo trauma per molte mamme, impaurite da questo distacco che è del tutto naturale e non mina minimamente il rapporto con i propri figli).

Per l’inizio dello svezzamento non vi sono date e scadenze, ma dopo il 4° mese di vita, quando gli enzimi gastrointestinali (sostanze che permettono la digestione dei cibi) sono in grado di assimilare i nuovi alimenti, e non oltre il 6° mese, quando solo il latte non è più in grado di coprire il fabbisogno calorico, di ferro, rame e di altri minerali, si può intraprendere questa piccola grande avventura per mamma e bambino.

Oltre ai dubbi legati al momento più o meno adatto per iniziare lo svezzamento, è molto importante per una mamma , capire come procedere.
Sarà bene tenere in considerazione, prima di tutto, una regola fondamentale: non procedere mai per tappe rigide, non forzare troppo e non preoccuparsi degli “sgarri” alla tabella di marcia.
Il bambino proprio in questa fase comincia ad autoregolarsi, a conoscere sapori e consistenze e, di conseguenza, anche a scegliere; comincia, e continuerà sempre più, a provare voglia di mangiare determinati alimenti rispetto ad altri, man mano che li conoscerà, avrà predilezione per alcuni gusti e maggiori difficoltà con altri.

L’OMS consiglia uno svezzamento completo lungo, ovvero di affiancare comunque il latte fino ai 24 mesi, ma nei paesi industrializzati questo non avviene quasi mai.

All'inizio si dovrà procedere con l’introduzione, una sola volta al giorno, di frutta e della "prima pappa" ovvero il brodo vegetale.
In questo periodo è possibile introdurre un alimento nuovo ogni 5 giorni, esempio bieta, zucchina, zucca, fagiolini freschi (pochi), la scarola, il finocchio e tutte le verdure di facile digestione, da aggiungere alla preparazione del brodo vegetale.

Questa cadenza permetterà di non traumatizzare il piccolo, abituarlo e soprattutto constatare possibili allergie o intolleranze alimentari.

Per la preparazione del brodo vegetale :

Bollire patate, carote e zucchine (100 gr patate, 100 carote, 100 zucchine in un litro d’acqua, rimarranno circa 200 ml di brodo), non aggiungere mai sale.

Dal brodino si passerà, dopo poco più di un mese, alla "seconda pappa" (ovvero due nell'arco della giornata) aggiungendo crema di riso (circa 3 cucchiai) e a giorni alternati liofilizzato di carne.

Ingredienti: brodo vegetale
Crema di riso (circa 3 cucchiai colmi)
Liofilizzato di carne (mezza bustina). Dovranno essere introdotti quelli di carne bianca dopo 2-3 settimane, prima agnello e coniglio, per arrivare dopo i sette mesi al pollo, tacchino e prosciutto cotto.

Per il pesce è bene iniziare con quello di acqua dolce, come la trota che provocano solitamente meno allergie e poi passare a sogliola, spigola, merluzzo.
È invece meglio aspettare il primo anno per introdurre l’uovo, sempre ben cotto.


Quelli che abbiamo voluto proporvi sono dei piccoli accorgimenti generale, dieta, tempi e modalità di svezzamento personalizzati dipendono molto da ogni singolo bambino e vanno studiati e affrontati con l’aiuto del proprio pediatra.

Lo svezzamento è davvero una grande avventura, formativa in senso fisico e psicologico, per questo mamme e papà dovrebbero viverlo con serenità, sfruttando al massimo le occasioni per spronare il proprio piccolo, ma anche cercando di capirne segnali e gusti che man mano si faranno sempre più definiti.


Per aiutare i giovani genitori in questa che sembra un’impresa, oltre a tanta pazienza, esistono anche alcuni utili “aiutanti”, per rendere ogni momento leggero e divertente, dai tantissimi tipi di seggiolone coloratissimi e adatti anche per il riposino post- pappa, a cucchiai per la pappa sonori o i bavaglini con maniche, a prova dei bambini più vivaci!

commenti inseriti:

TuttoDoppio+1 ha detto...

Ricordo ancora lo svezzamento dei gemelli... in principio somministrargli il brodo col biberon è stato drammatico (fosse oggi, aspetterei ancora qualche tempo, prima di riprovarci) mentre al momento delle pappe è andata meglio: se non volevano mangiare, non li forzavo, aspettavo il pasto successivo. Non so se la mia è stata solo fortuna, ma così facendo hanno imparato a mangiare di tutto, con appetito e gusto, soprattutto carne e verdura e quelle rare volte che ora - a quattro anni - rifiutano un alimento (generalmente dal sapore forte), gli propongo qualcosa di diverso. Spero di avere la stessa fortuna con il terzo!

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