mercoledì 15 aprile 2009

Corso preparto: consigli, tipologie e costi

Nel corso degli anni è indubbiamente cambiato il modo di vivere l’intero percorso della gravidanza.
In passato, infatti, la donna abitando in ambito familiare, veniva presto a conoscenza dei meccanismi che guidano questo lieto evento grazie al continuo confronto con le altre figure femminili presenti in casa.
Al contrario, nella famiglia di oggi composta solamente dalla futura mamma e dal futuro papà, la donna incinta si ritrova relativamente sola ad affrontare un’esperienza per lei del tutto nuova.
E’ proprio per questo motivo che sono nati luoghi d’incontro ed occasioni dove le donne in dolce attesa possono ritrovarsi e confrontarsi con le loro esperienze, i loro racconti, i dubbi e i timori.
Infatti, avere la possibilità di esprimere liberamente apprensioni ed aspettative, consente di sviluppare maggiore fiducia in se stesse e di ridurre notevolmente lo stress.

Perché iscriversi

Durante il periodo della gravidanza, soprattutto se si è in attesa del primo figlio, è comprensibile che nella futura mamma emergano timori ed ansie legati, ad esempio, alla paura del dolore e ai rischi del parto.
Proprio per questo, uno degli scopi principali dei corsi, è quello di insegnare alla donna a rilassarsi e a controllare l’ansia e la paura del travaglio, di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo e quindi anche del bambino, di conoscere le proprie risorse e i propri limiti.
Una forte tensione, infatti, potrebbe influire negativamente sull'utero, fino a rallentare il processo della nascita o a renderlo più difficoltoso. Per evitare che ciò accada, la futura mamma dovrà imparare a conoscersi meglio e a raggiungere una piena armonia con le proprie sensazioni fisiche, in modo tale che, al momento del travaglio, possa completamente collaborare con il proprio corpo piuttosto che considerarlo un nemico.
Bisogna essere consapevoli, però, che questi tipi di corsi non garantiscono un parto perfetto, ma permettono alla donna di riconoscere cosa sta succedendo dentro di lei.

A chi rivolgersi e costi

La futura mamma può scegliere di seguire il corso preparto sia in edifici pubblici come ospedali o consultori, oppure in quelli privati; l’importante è che si affidi sempre a strutture specializzate dove avrà la certezza di essere seguita da personale esperto e competente.

- ospedali dotati di reparto maternità: molto spesso si organizzano corsi riservati alle future mamme che solitamente iniziano verso il 6° mese e si sviluppano in otto-dieci incontri gestiti da personale ostetrico. Il corso prevede il pagamento di un ticket che varia dai 30,00 ai 100,00 euro circa

- consultori di zona: i corsi sono gratuiti

- centri privati come cliniche, palestre e piscine: propongono programmi personalizzati a seconda delle esigenze della mamma. La durata dei corsi è variabile, ma quasi tutti seguono la gestante durante tutto il percorso della gravidanza. Gli orari sono più elastici rispetto a quelli dei centri pubblici, ma i costi sono decisamente più elevati, da 200,00 a 600,00 euro

Quando iniziare?

Non esiste un momento migliore per iniziare un corso preparto. Infatti in alcuni ospedali o nei centri privati, gli incontri possono partire in diversi periodi della gravidanza: dal sesto, settimo mese, in altri casi addirittura soltanto le ultime nove settimane.
L’importante è ricordarsi di prenotare il corso con ampio anticipo in quanto, quasi sempre, è permessa l'iscrizione solamente ad un numero limitato di donne; di conseguenza conviene mettersi in lista per non rischiare di rimanere escluse.

Tipologie di corsi preparto

Esistono varie tipologie di corsi preparto, ognuno dei quali può sicuramente essere utile alla futura mamma purché condotto con professionalità e umanità.
Proprio perché la gravidanza non è un copione già scritto ed ognuna si distingue dalle altre, non esiste un corso migliore di un altro, poiché durante il parto è sicuramente più indicato seguire il proprio istinto e assecondare i ritmi e le esigenze dell’utero.
Ciò che conta, quindi, non è tanto la tecnica adottata durante il corso, quanto le finalità che esso persegue, ovvero permettere alla donna di arrivare in ottime condizioni sia psicologiche che fisiche al lieto evento.

Vediamole nel dettaglio le tipologie più diffuse:

- il training autogeno: è uno dei metodi più diffusi e si basa su tecniche di autosuggestione e respirazione per alleviare la tensione fisica ed emotiva. La futura mamma imparerà a rilassarsi concentrandosi sul calore e sul peso nelle diverse parti del corpo. Importantissima è la respirazione che contribuirà a diffondere una sensazione di calma nel corpo e nella mente

- lo stretching: è una ginnastica che aiuta a recuperare l'elasticità muscolare attraverso dolci movimenti. Il suo scopo è di trasmettere un completo relax psicofisico. Anche qui la respirazione è fondamentale, in quanto dovrà essere lenta e profonda. Gli esercizi di stretching sono preparatori al cosiddetto “parto attivo” praticato in alcuni ospedali e case di maternità, dove si offre alla donna la possibilità di muoversi come vuole e di cambiare posizione durante il travaglio: in pratica, la futura mamma potrà camminare, stare in piedi, sedersi, accovacciarsi e scegliere di partorire nella posizione che più riterrà opportuna e meno dolorosa secondo le sue sensazioni

- il metodo psicoprofilattico: comprende ginnastica prenatale, tecniche di rilassamento ed esercizi di respirazione. Questa tecnica ha l’obiettivo di allontanare il dolore, la paura e i dubbi e convincere la gestante a considerare le contrazioni come semplici stimoli utili all'espulsione e non come dolori. Per raggiungere questo obiettivo, si insegna ad abbinare ogni singola contrazione ad una respirazione calma e profonda, da praticare all'inizio della dilatazione uterina

- l'ipnosi: attraverso la suggestione si trasmette alla futura mamma un forte rilassamento, molto simile allo stato che precede immediatamente il sonno. Questa tecnica durante il parto può funzionare come una sorta di anestesia psichica ottenuta senza bisogno di dover ricorrere ai farmaci, nonostante i risultati siano variabili da persona a persona e in alcuni casi il ricorso ai farmaci è necessario

- lo yoga: nei corsi di preparazione al parto, attraverso esercizi di ginnastica, respirazione e concentrazione, lo yoga favorisce la presa di coscienza del proprio corpo; gli esercizi richiedono una concentrazione totale, che coinvolge mente e corpo. L'obiettivo è quello di aiutare la donna a riconoscere e ad accettare le sue sensazioni psicofisiche al fine di ritrovare serenità ed equilibrio.

Coinvolgete i papà!

Far seguire la gravidanza e la preparazione al parto anche al papà, è sicuramente un grande aiuto per la futura mamma, poiché in questo modo anche lui sarà consapevole di ciò che sta accadendo al corpo della sua compagna e ciò che succederà in sala parto.
Seguire insieme le lezioni del corso preparto, inoltre, risulterà utile anche a livello psicologico ed emotivo, in quanto unirà ancora di più la coppia e soprattutto non farà sentire il futuro papà escluso da un evento così importante.

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