martedì 24 febbraio 2009

Crosta Lattea

Crosta lattea è il nome comune della dermatite seborroica, molto diffusa tra i neonati (da non confondere con la dermatite atopica).

Le cause e origine specifiche di questo disturbo ancora non sono del tutto chiare, lo stesso nome fa capire come in passato si credesse questo fenomeno legato all’alimentazione del neonato piuttosto che a sollecitazioni ormonali che portano all’eccessiva produzione di sebo (grasso).

Questo tipo di eczema si manifesta con una desquamazione grassa di colore giallastro, molto simile alla forfora fin dalle prime settimane di vita, ma può anche insorgere, in modo assai fastidioso, verso l'undicesimo anno di età.
Le zone interessate sono solitamente il cuoio capelluto, la regione gabellare, ovvero la zona delle sopracciglia, il centro del volto e le zone dietro l’orecchio.
Alcune manifestazioni possono esserci anche nella zona inguino-anale, probabilmente collegate alle possibili irritazioni da urine e feci frequenti nei neonati.

La crosta lattea regredisce spontaneamente nel giro di poche settimane o mesi, non comporta prurito o altri problemi per la salute del bambino.

Per pulire il piccolo durante la manifestazione e la presenza delle crosticine e squamette tipiche della crosta lattea, è utile ammorbidire le crosticine stesse, presenti nelle zone interessate, con prodotti per bambino emollienti, dell’olio, consigliato quello di mandorla, o una soluzione di bicarbonato (un cucchiaino per 250 ml di acqua bollita) massaggiando lievemente l'area affetta (più frequentemente la testa) e rimuovendo le squamette con un pettine a denti stretti e un batuffolo di cotone.

Nei bambini più grandi si può utilizzare uno shampoo antiseborroico al solfuro di selenio, allo zolfo o all'acido salicilico.
Dopo l'asportazione delle squame, potrà essere utile l'applicazione di pomate all'idrocortisone allo 0,5-1%, due o tre volte al giorno. Se sono presenti lesioni delle pieghe, si può procedere a dei lavaggi delle zone colpite con una soluzione acquosa al 5% di ipoclorito.

Ricordiamo che la crosta lattea non deve essere considerata come una malattia, va tenuta in considerazione e affrontata con l’uso di prodotti specifici e trattamenti mirati, ma non è riconducibile all’igiene del bambino, per cui, mamme e papà non hanno nulla da rimproverarsi per le loro cure!

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