mercoledì 15 luglio 2009

Esami e controlli post-parto

Dopo mesi di attesa e l’esperienza del travaglio, il tuo bambino finalmente è venuto al mondo e per te, mamma, è un momento davvero magico; sentirlo piangere per la prima volta ti sembrerà un vero miracolo e non vedrai l’ora di stringerlo fra le tue braccia.
Subito dopo il parto, però, vi aspettano una lunga serie di esami per verificare che entrambi stiate bene, per questo è bene approfittare dei pochi giorni che si hanno a disposizione nel reparto maternità per cominciare a conoscere il tuo bambino e per riposarti.

I primi esami del neonato

Appena nato, mentre guardi il tuo bimbo che dorme tranquillo nella sua culla, la prima domanda della mamma è comune e comprensibile: “Come sta il mio bambino?”. Preoccupazione legittima, subito soddisfatta dal medico e dall’ostetrica i quali, nei primi minuti che seguono il parto, lo esaminano dalla testa ai piedi per verificare le sue funzioni vitali ed escludere eventuali complicazioni. Scopriamo insieme in cosa consistono i primi controlli del nostro piccolo.

- l’indice di Apgar: è un punteggio che valuta lo stato di salute del neonato al momento della nascita e viene calcolato al suo primo e quinto minuto di vita; a seconda del risultato ottenuto, la vitalità del bambino viene giudicata buona o media. L’indice ideale è di 10/10, il quale corrisponde ad un ritmo cardiaco superiore a 100, un pianto sonoro, buoni riflessi ed una pelle rosa. Fra 3 e 7, invece, significa che il bambino mostra segni di affaticamento, in quanto anche per lui il parto comporta un notevole sforzo. Questo esame è molto importante, infatti, nel caso in cui fosse negativo, il neonato viene subito condotto in rianimazione

- controllo del suo aspetto e della funzionalità degli organi

- esame neurologico: viene effettuato per osservare la forza muscolare e una serie di riflessi legati all’ipertonia naturale del bambino

- controllo della vista e dell’udito

- prelievo di sangue: viene effettuato un piccolo prelievo dal tallone; le gocce di sangue vengono assorbite su un particolare cartoncino, inviato poi in laboratorio per essere analizzato. Questo prelievo è indispensabile per verificare che il bebè non sia affetto da una malattia congenita (ipotiroidismo, fenilchetonuria, fibrosi cistica) sulla quale si può intervenire con successo solamente se riconosciuta tempestivamente

- in caso di eventuali dubbi da parte del medico, verrà effettuata una serie di esami più approfonditi durante la permanenza in maternità

I controlli della mamma

Subito dopo il parto, sentirai una grande fatica ed il tuo corpo avrà bisogno di recuperare energie: la permanenza nel reparto maternità è in media di 5 giorni, che ti saranno utili per farti aiutare dalle infermiere e per riposarti. Il tuo stato di salute verrà tenuto costantemente sotto controllo e sarai seguita minuto per minuto.

- per prima cosa verrà analizzato lo stato di benessere generale, eventuali perdite di sangue (lochiazione) e la funzione intestinale

- successivamente si procederà ad esaminare le condizioni di mammelle, capezzoli (che dovranno essere in grado di sopportare l'allattamento ed eventuali tiralatte) ed utero; si controlla la sutura e si rilevano temperatura, frequenza cardiaca e pressione arteriosa

- in caso di abbondante perdita di sangue durante il parto, viene misurata la concentrazione di emoglobina nei globuli rossi

- infine il medico si accerterà che non vi siano sintomi come febbre, dolore durante l’emissione di urina, vertigini, affanno, dolori al torace e ansia eccessiva

Dopo tutto questo, finalmente potrai stare con il tuo bambino e ricevere visite di parenti ed amici; anche se queste ti faranno senza dubbio piacere, non esagerare e approfittane per riposarti e passare dei momenti da sola con il tuo bambino Il rientro a casa avviene fin troppo presto e a breve potrai già portarlo a spasso con il suo passeggino!

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