martedì 18 maggio 2010

Quando il bambino non dorme

Trascorrere un periodo nel quale il proprio bimbo non riesce a prendere sonno è un problema davvero comune che, però, non si risolve con un unico rimedio.
Per ogni bambino, infatti, occorre una soluzione diversa, quasi personalizzata, in quanto ognuno è diverso dagli altri e di conseguenza il compito dei genitori è proprio quello di capire come fare per rassicurarlo e renderlo sereno ed autonomo.

Al giorno d’oggi un bimbo che si addormenta con difficoltà, si trasforma per i genitori in un vero e proprio tormento.
Inoltre, capita spesso che alcuni bambini per riuscire ad addormentarsi abbiano bisogno di un “aiutino”, come ad esempio il ciuccio, il biberon, l’orsacchiotto, una poppata extra durante la notte o il lettone dei genitori.

Come possono i genitori aiutare il piccolo a prendere sonno e contemporaneamente salvare loro stessi da probabili nottate in bianco? Ecco qui qualche consiglio!

Cosa fare

- Se il bimbo ha pochi mesi, l’ideale è un massaggio rilassante.
Si prende il piccolo in braccio e ci si mette seduti; successivamente si appoggia una mano sotto il sederino con le dita rivolte verso la testa del bimbo mentre l’altra sorregge il capo con le dita orientate verso i piedi. Da qui si avvicinano le mani e poi si allontanano a ritmo lento e si massaggia la testa del piccolo molto dolcemente e con movimenti circolari.

- Utilizzare una musica di sottofondo o lasciare una piccola luce accesa.
La musica rilassante o il suono di un carillon favorisce il relax, così come la riproduzione di suoni naturali (come ad esempio il rumore del vento o delle onde). Oppure, se il bimbo è più grandicello, si può mettere nella sua stanza una luce soft per non farlo sentire troppo solo.

- E’ importantissimo stabilire un orario nel quale si mette a dormire il piccolo ed ovviamente cercare di mantenerlo.
Dopo averlo accompagnato a letto si può rimanere accanto a lui per un po’, magari dandogli la mano o accarezzandolo in modo tale che stia tranquillo, senza però cedere se inizia a piangere e farlo così addormentare in braccio.

- Mostrarsi determinati ed avere tanta pazienza.
Quando si decide che il bambino non può più dormire nel lettone, è fondamentale non cambiare mai idea e non farsi vedere indecisi. Infatti, se il piccolo avverte la fermezza dei suoi genitori e capisce che non cederanno, dopo qualche notte si convincerà. Nei primi tempi, però, sarà molto facile trascorrere delle notti in bianco, di conseguenza è necessario armarsi di tantissima pazienza!

Ciuccio e pollice

Il ciuccio, indubbiamente, ha i suoi vantaggi, in quanto i genitori possono utilizzarlo con il loro bimbo in alcuni momenti strategici come prima di andare a letto o quando piange. Il pollice, invece, è per lui sempre a portata di mano e di conseguenza è più difficile disabituarlo (con conseguenti danni al palato e ai denti).

La dipendenza sia dal ciuccio che dal pollice, però, è più o meno la stessa, in quanto è assicurato che si farà la stessa fatica per cercare di distogliere l’attenzione del piccolo verso entrambi. E’ importante capire che fino ai tre anni, comunque, non vi è dipendenza psicologica ma solo fisiologica, poiché per loro è un istinto naturale.


Care mamme, il vostro piccolo dorme serenamente o vi costringe ad escogitare qualche trucco? Condividete con noi le vostre esperienze!

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