mercoledì 12 agosto 2009

Epidurale: pro e contro

Quando si è in dolce attesa, ogni futura mamma ha un unico pensiero in mente: rendere perfetto il momento in cui il suo bambino verrà alla luce! Di conseguenza avrà mille cose da fare, fra le quali arredare la cameretta del piccolo oppure acquistare tutto il necessario per assicurargli comfort, benessere e sicurezza come ad esempio pannolini, carrozzina, passeggino, accessori per il bagnetto, baby control e tantissimo altro ancora.

Oltre a tutto questo, arriva però anche il momento in cui ogni mamma inizia a porsi moltissime domande sul parto e sul dolore che proverà in quei momenti.
Infatti, mettere alla luce il proprio bambino senza troppe sofferenze, sembra davvero un sogno!
E’ per questo che moltissime donne, al giorno d’oggi, scelgono di affrontare il parto con l’aiuto dell’anestesia epidurale, considerata dai medici sicura ed efficace in quanto non solo permette di non sentire dolore, ma al tempo stesso consente alla donna di avvertire le contrazioni e i tempi delle spinte.

In cosa consiste l’epidurale?

L’epidurale consiste in un’iniezione per l’anestesia locale combinata con un anti dolorifico simile alla morfina, la quale ha lo scopo di bloccare i recettori nervosi del dolore. Sono anestetici molto simili a quelli che usa il dentista, che non passano nel sangue e che soprattutto non hanno alcun effetto sul bambino.
L’iniezione viene praticata nella zona lombare della schiena, tra l’osso vertebrale e la membrana che ricopre il midollo spinale (la cosiddetta “dura madre”). E’ importante precisare che non c'è alcun pericolo di danneggiare la spina dorsale in quanto è protetta da una membrana molto spessa.
Per effettuarla si usa un piccolo ago-guida, lungo e sottile, che viene inserito tra la seconda e la terza vertebra lombare (o fra la terza e la quarta), in prossimità dei nervi periferici che raccolgono gli stimoli dolorosi per trasmetterli al midollo spinale.
Grazie a questo ago, si può inserire nella zona trattata un sottilissimo catetere attraverso cui viene immesso gradualmente l’anestetico; al termine di questa operazione l’ago viene sfilato.
In questo modo la futura mamma non avverte alcun dolore, neppure nelle fasi preparatorie ma è importante che durante l’applicazione rimanga distesa su un fianco.

Effetti sul bebè

Alcune correnti di pensiero sostengono che per il bambino nascere con anestesia epidurale sia, in linea di massima, addirittura più sicuro del metodo tradizionale. Scopriamo il perché:

- se il travaglio durasse a lungo, potrebbe verificarsi una reazione da stress talmente forte da interferire sul benessere del piccolo
- in caso di complicazioni e quindi di un eventuale cesareo d’urgenza, non si perderebbe tempo prezioso in quanto la donna è già anestetizzata e quindi pronta per affrontare subito l’intervento
- l’epidurale accorcia la durata della fase dilatante, rendendo quindi il travaglio più veloce
- il corpo rilassato della mamma durante il parto, comporta un maggior apporto di ossigeno per lei e per il bambino durante il travaglio

Riguardo la fase espulsiva, invece, i pareri riguardo la diminuzione del tempo sono discordanti: secondo alcuni, infatti, l’epidurale la prolunga rispetto alla media perché la donna, non avvertendo dolore, non collabora in modo efficace; secondo altri specialisti, invece, un ostetrico abile può rendere ancora più veloce la fase espulsiva, in quanto tutto dipende dalla sua esperienza nei parti in analgesia.
Inoltre, è importante precisare che il neonato venuto alla luce con l’epidurale, potrebbe presentare una disorganizzazione dei riflessi fondamentali di ricerca e suzione del seno; dopo la nascita, infatti, potrebbe non mostrarsi attivo durante il processo di allattamento e questa difficoltà può persistere fino a un mese dal parto.

Effetti sulla mamma

Grazie all’epidurale, moltissime mamme sono riuscire a vivere un parto diverso e senza dolori, in quanto può succedere che alcune di loro non riescano a gestire il dolore delle contrazioni per la loro intensità.
L’anestesia epidurale, infatti, aiuta la mamma a rilassarsi poiché non sente più dolore e quindi non contrae più i vari muscoli.

L’epidurale, però, non regala solamente benefici ma comporta anche qualche aspetto negativo.
La donna, infatti, se decide di utilizzare questa tecnica, avrà bisogno di un catetere per l'espulsione dell'urina e non sarà in grado di alzarsi per tutta la durata del travaglio. Inoltre può provocare anche una sensazione di tremore, seppur tranquillamente sopportabile.
E’ importante, inoltre, precisare che l'epidurale non sempre ha effetto, infatti alcune donne lamentano fitte lancinanti localizzate, segno che l'anestesia non ha funzionato perfettamente.

Mamme, informatevi!

Seppur considerata dai medici una tecnica altamente sicura ed efficace, l’Italia rappresenta il paese con il minor numero di richieste, circa l’8%. Al contrario, in Inghilterra e in Francia è molto più diffusa.
A scoraggiarne l’utilizzo nel nostro Paese sono, da un lato, la carenza di organici e di servizi dedicati 24 ore su 24 negli ospedali e, dall’altro, i condizionamenti legati ad alcuni preconcetti relativi soprattutto ai problemi che potrebbero insorgere dopo l’iniezione.
E’ per questo motivo che la soluzione migliore è sempre quella di informarsi bene su tale procedura presso il proprio medico di fiducia e nell’ospedale dove si è scelto di partorire.

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