martedì 1 giugno 2010

L’importanza del latte nell’alimentazione del bambino

Grazie alle sue proprietà, il latte è un alimento importantissimo nell’alimentazione di grandi e piccini. Inoltre, lo si può considerare come l’unico alimento esistente in natura in quanto la sua unica funzione è quella di nutrimento per i neonati dei mammiferi; animali o piante, nonostante rappresentino due categorie di sostentamento, sono presenti in natura con finalità differenti.

Recenti studi, dimostrano come il latte sia un alimento molto ricco dal punto di vista nutrizionale e come la sua equilibrata composizione lo renda un elemento importante all’interno della dieta di tutti.
Il latte, infatti, è la principale fonte di calcio ed il suo consumo quotidiano è fondamentale per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo minerale, necessario per numerosi processi fisiologici e per le ossa.

Latte e bambini

Se si vuole assicurare un’ottima crescita al proprio bimbo, il latte è indubbiamente la bevanda ideale, in grado di fornirgli evidenti benefici in qualsiasi fase dello sviluppo.

- dalla nascita fino a 1 anno: è consigliabile l’allattamento al seno almeno fino al 6° mese circa di vita del bambino, mentre eventuali supplementi di latte artificiale devono essere dati solo su indicazione del pediatra; dopo quest’età si può introdurre il latte di mucca parzialmente scremato
- da 1 a 3 anni: il latte intero diviene un elemento centrale nella dieta dei bambini molto piccoli, in quanto il suo alto contenuto di calcio favorisce un buono sviluppo di denti e ossa
- bambini e adolescenti: quando il bambino inizia ad essere grandicello è il momento di cominciare a tener conto del suo stile di vita (sedentario o iperattivo); una tazza di latte intero (circa 180 g) al giorno è comunque la razione minima quotidiana consigliata dai nutrizionisti.

Grazie ad attente ricerche relative alla relazione tra consumo di latte e peso corporeo, è stato dimostrato che i bambini che lo consumano frequentemente, raramente sono in sovrappeso ed in media sono più snelli rispetto a coloro che non ne consumano.

In alternativa al latte, si può ricorrere allo yogurt, in grado di fornire un buon apporto di calcio sia nella variante intera che in quella scremata.
Nello yogurt il lattosio viene fermentato dai batteri “buoni” presenti al suo interno che lo rendono più digeribile in caso di intolleranza al latte.

Latte e yogurt possono inoltre aiutare a ridurre l’uso di bevande zuccherate (come ad esempio i succhi di frutta) il cui consumo eccessivo comporta un aumento inappropriato dell’apporto energetico.
La soluzione migliore, quindi, è abituare il bambino a consumarli sempre a colazione insieme a cereali o frutta.

Alternative a latte e yogurt

Può però capitare che i bambini non amino ne il latte ne lo yogurt e di conseguenza fornire loro un adeguato apporto di calcio diviene un po’ più difficile.

Quali possono essere le alternative?
Indubbiamente i formaggi sono una buona fonte di calcio ma non è possibile abusarne in quanto contengono anche grassi e sale; o ancora, le merendine arricchite con latte ma anche in questo caso è opportuno leggere attentamente l’etichetta ricordando sempre che sono alimenti ad elevata intensità energetica (quindi ricchi ci calorie) e che non possono rappresentare un valido sostituto.


I vostri bimbi consumano giornalmente una quantità appropriata di latte? Quali varianti utilizzate? Condividete le vostre esperienze con noi!

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