martedì 13 luglio 2010

Conservare il latte materno

Esistono alcune situazioni in cui conservare il latte materno può essere davvero utile se non indispensabile.

Infatti, le condizioni più frequenti possono essere:
- assenza della mamma imprevista o programmata (ad esempio il rientro al lavoro)
- motivazioni mediche che separano il neonato dalla mamma
- difficoltà di attacco al seno, di solito legate alla prematurità
- necessità di drenare il seno con il tiralatte in caso di difficoltà di eiezione del latte

Conservare il latte materno è davvero importante considerando gli incomparabili benefici che dona al bambino in confronto a quello artificiale: questo perché si tratta di un vero e proprio "latte su misura" per il piccolo che contiene quei nutrienti specifici di cui necessita, una sorta di "riconoscimento" innato tra il corpo della madre e quello del figlio.


Quali contenitori utilizzare


Il latte, che può essere ottenuto manualmente spremendo il seno o tramite un tiralatte manuale o elettrico, può essere conservato rispettando alcune semplici regole.
Dopo avere messo il latte in un biberon o in un apposito contenitore accuratamente sterilizzato, si chiude e si lascia a temperatura ambiente per circa 30 minuti prima di metterlo nel frigorifero o nel congelatore.
E’ fondamentale apporre un’etichetta sul contenitore in cui segnare la data dell’aspirazione in quanto, a seconda del sistema di conservazione, il latte materno può essere mantenuto integro solo per poche ore oppure per molti mesi.

Vediamo quali sono i contenitori più adatti per conservarlo.
Se il latte viene consumato entro le 24 ore, si può ricorrere ad un normale biberon precedentemente sterilizzato.

Se invece viene congelato, si possono utilizzare:
- contenitori di vetro o plastica rigida; è bene ricordarsi di non riempire il contenitore fino all’orlo, poiché l’aumento di volume del liquido durante la congelazione potrebbe romperlo
- sacchetti sterili acquistabili in farmacia (no sacchetti da freezer per la conservazione degli alimenti!)
- contenitori monouso sterili in plastica rigida; in questo caso è bene scongelare solo il latte necessario per la poppata, per evitare sprechi

Frigorifero o congelatore?

I luoghi dove conservare il latte, prettamente per un uso domestico e per bambini sani, possono essere diversi e in base al luogo cambia anche il periodo massimo di conservazione.

- Temperatura ambiente: in casa il latte può conservarsi fino a 8 ore circa, ad una temperatura massima di 25°C.

- Frigorifero: ad una temperatura massima di 4°C, può durare fino a 96 ore, l’unico inconveniente è che non si ha sempre una temperatura costante a causa delle continue aperture e chiusure dello sportello. Per questa ragione è buona norma mettere il contenitore lontano dalla porta del frigo e nel punto più in basso, ovvero dove la temperatura subisce minori sbalzi.

- Congelatore: qui il latte dura ancora di più anche se dipende dal tipo di congelatore che si ha. Infatti, nella celletta del congelatore interna al frigorifero, il latte si conserva per due settimane; in uno separato in grado di raggiungere la temperatura di -15°C, arriva a conservarsi fino a 3 mesi; infine, in uno ancora più potente (-19°C), il latte si conserva per 6 mesi.

Per sapere a che temperatura arriva il congelatore, oltre che consultando la scheda tecnica o il libretto di istruzioni, si può acquistare un termometro da frigorifero che permette di essere certi della sua capacità di raffreddamento.


Mamme, avete mai conservato il vostro latte? Come vi siete organizzate? Raccontatecelo!

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