martedì 7 luglio 2009

La crescita e lo sviluppo del bambino: alcuni consigli di puericultura

Prendersi cura di un bimbo non è affatto una cosa semplice perché i neonati hanno esigenze particolari e molto diverse da quelli degli adulti. Spesso le neo-mamme si trovano di fronte a mille dubbi su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare per far si che il piccolo cresca nel modo migliore possibile. È ovvio che in queste situazioni il pediatra rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, ma se nonostante le mille raccomandazioni che lui già vi ha fatto qualche particolare vi è sfuggito, ecco alcuni consigli di puericultura.

La cameretta

Per tutelare al massimo la salute del piccolo è bene seguire alcune semplici norme nella manutenzione della cameretta. Innanzitutto c’è da verificare la temperatura, la quale deve sempre essere intorno ai 22° C e comunque non deve essere inferiore ai 20° C. É importante anche regolare l’umidità, il cui valore deve aggirarsi attorno al 50-60%. A tale scopo è utile dotarsi di uno dei tanti umidificatori per bambini che sono in commercio: essendo studiati appositamente per garantire la salute del piccolo, saranno certamente in grado di portare nella cameretta il giusto grado di umidità.
L’ambiente in cui il bambino dorme deve essere sicuro e anche molto accogliente. Essendo abituato ad un ambiente protettivo come l’utero, il piccolo ha bisogno di sentirsi avvolto e protetto. Per questo, almeno per i primi tempi, è consigliabile far dormire il piccolo nella carrozzina, per non farlo sentire perso in un lettino che per lui è già troppo grande.
Il lettino deve ovviamente avere delle sbarre molto alte ed è indispensabile utilizzare un materasso antisoffoco ed antiacaro. È consigliabile che il piccolo dorma sempre di schiena.

Il cordone ombelicale

Un problema con il quale tutte le neo-mamme si vengono a trovare è la cura del cordone ombelicale. Il cordone alla nascita viene reciso a circa 5-10 cm dalla sua inserzione cutanea, avvolto in garza sottile e asciutta, ripiegato verso l’alto e tenuto fermo con una retina elastica. La garza deve essere sostituita giornalmente per un periodo di circa 7-8 giorni, quando il cordone cade spontaneamente. Da quel momento sarà necessario medicare la ferita con acqua ossigenata per almeno 4-5 giorni, fin quando non si sarà rimarginata.

Il Bagnetto

Il primo bagnetto del neonato è consigliabile dopo 8 giorni dalla caduta del cordone ombelicale per evitare infezioni o irritazioni. Successivamente il bagnetto può essere fatto anche tutti i giorni ma sempre in un ambiente caldo, con a acqua a 36-37° C e sempre con saponi neutri. Il piccolo deve essere immerso nell’acqua completamente, ad eccezione della testa che deve essere tenuta sollevata e appoggiata sull'avambraccio sinistro della mamma. La pelle va asciugata con asciugamani morbidi o con accappatoi per bambini. Se dopo il bagnetto si vuole utilizzare del borotalco è consigliabile utilizzare quello sotto forma di crema ed evitare quello in polvere le cui inalazioni potrebbero essere pericolose.

Biberon, Tettarelle e Succhiotti

Tutti gli oggetti che vanno a contatto con la bocca del bambino devono ovviamente essere sempre puliti. Alla fine di ogni pasto è necessario lavarli con cura e, prima del pasto successivo, devono essere sterilizzati. A tale scopo si può utilizzare il classico sistema della bollitura (gli oggetti vanno bolliti per 15-20 minuti), oppure ci si può affidare ad uno dei tanti sterilizzatori in commercio.
Bisogna poi stare attenti a come viene utilizzato il succhiotto. Non è consigliabile infatti mettere miele o zucchero sopra di esso perché questo favorirebbe l’insorgere di carie. È bene inoltre evitare di dare il succhiotto al bambino ogni volta che piange, in quanto si rischia di renderlo dipendente e di rendere difficile il distacco. Inoltre il ciuccio dovrebbe essere utilizzato soltanto nei primissimi anni di vita in quando l’ uso prolungato può portare a deformazioni del palato.

Le passeggiate e i viaggi

Un bel giretto sulla carrozzina o sul passeggino fa bene alla salute del piccolo che ne avrebbe bisogno anche quotidianamente. Il bimbo deve fare le sue passeggiate in luoghi verdi e lontani dal traffico cittadino, in modo da poter respirare aria pulita. Nei primi mesi di vita andrebbero invece evitati i viaggi lunghi, che superano i tempi di intervallo tra un pasto e l’altro, specialmente se non si è in condizione di poter alimentare il piccolo. In caso di necessità, è preferibile viaggiare nelle ore meno calde in quanto il corpo del bimbo ha una scarsa capacità di adattamento alle temperature esterne.

Questi sono i consigli di Bimbomarket, voi ne avete degli altri?

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