Spesso si sente dire che il ciuccio è pericoloso in quanto può portare a malformazioni del palato e delle arcate dentarie, ma in realtà il ciuccio non è affatto nocivo per la salute del bambino, basta usare quello giusto nel modo giusto.
Come usarlo

Quale scegliere
In base alla forma delle tettarelle esistono tre principali tipi di ciuccio: a goccia, a ciliegia e anatomico. Per evitare che a lungo andare possano sorgere problemi ai denti o al palato, gli specialisti consigliano di utilizzare ciucci con tettarelle anatomiche, in grado di adattarsi meglio alla forma della bocca del piccolo. Tuttavia anche per i ciucci anatomici l’utilizzo eccessivo e prolungato rimane sconsigliabile.
I materiali con i quali vengono realizzate le tettarelle sono sostanzialmente due, il silicone ed il caucciù. Il silicone rispetto al caucciù è più resistente alle lacerazioni ed è quindi particolarmente adatto ai bimbi piccoli che ancora non hanno visto spuntare i primi dentini. Quando invece il bimbo inizia a mordere il gommotto con i denti un materiale più resistente come il caucciù risulta maggiormente adatto.
La mascherina che sostiene la tettarella può invece essere, oltre che di silicone e di caucciù, anche di plastica. I ciucci con mascherina morbida risultano particolarmente adatti ai bimbi piccoli, specialmente se devono essere usati durante la nanna. La mascherina può avere forme diverse, ma le più diffuse sono le mascherine tonde e quelle a farfalla. Le prime sono di solito realizzate in caucciù o in silicone e sono quindi morbide, in grado di non infastidire il bambino. Quelle a farfalla invece sono realizzate in plastica rigida e quindi possono risultare più fastidiose in caso di pressione. Le mascherine a farfalla sono però meno ingombranti e sono di solito contraddistinte da colori vivaci, il che le rende particolarmente apprezzate dai bimbi più grandicelli.
In ogni caso, per l’acquisto del ciuccio è consigliabile affidarsi alle migliori marche specializzate nei prodotti per bambini: in certi casi la qualità deve essere il primo criterio di scelta.
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